Rivalutare invece che creare. Simbiosi tra arte ed ambiente circostante. Sembrano essere questi i nuovi orientamenti dell’arte concettuale. New York, Berlino, Londra sono alcune delle città che vengono invase da perfomance, video proiezioni, mobilitazioni artistiche. Andy Warhol, Keith Haring, Jenny Holzer sono alcuni dei grandi artisti che fanno dell’arte uno strumento di comunicazione.
Roma non poteva che essere coinvolta in questa rivoluzione concettuale e culturale.Duemilasette. Jenny Holzer. For the Accademy. Giochi di luci e poesie. L’istallazione dell’artista fa rivivere sui più importanti monumenti le frasi dei grandi poeti italiani, da Pasolini a Montale, facendo immergere lo spettatore in un mondo surreale.Duemilanove. Catch the Fox. Si celebrano i cinque anni di Firefox. Proiettato da una macchina in movimento, accompagnato da video infuocati, il logo dell’open-source ha rivestito pareti e facciate di Roma. Una corsa mammifera fatta di fotoni che conferma l’importanza di questa rivoluzione artistica.
Duemiladieci. Thyra Hilden e Pio Diaz. Coliseum on fire. Il simbolo della città eterna viene bruciato da fiamme virtuali. “Come l’Araba fenice che risorge dalle sue ceneri” – affermano i due artisti – “l’evoluzione culturale implica la distruzione “.
L’arte esce dai musei ed invade le città. Lo spettatore, casuale o intenzionale, è finalmente libero di muoversi a proprio piacimento nelle istallazioni.