https://www.youtube.com/watch?v=IQBC5URoF0s
Il richiamo alle sonorità afrobeat degli anni Settanta, l’evocazione del mito jazz funk Fela Kuti, la rivisitazione dell’urban style attraverso l’anima africana. E’ la cultura Afropolitan di Paul Roger Zenam, il designer camerunense che, attraverso una sensibilità tutta parigina e un saper fare tutto italiano, presenta la sua capsule collection invernale. Mescolando competenze tessili tipicamente made in Italy ad un gusto estetico dalle venature soul. E non chiamatela moda etnica. Perché Zenam ha tutta l’intenzione di rivoluzionare il classicismo delle stampe attraverso giochi geometrici, optical,con un unico obiettivo: comunicare. Perché la moda, dopo tutto, è un codice linguistico, in cui l’estetica è la grammatica che sta alla base. Cromatismi che, sulle texture, giocano con tonalità come il burro, il petrolio, l’ocra, il rosso, il gesso, il tortora. Un mosaico di colori, quasi fosse una fotografia della terra d’origine del designer, il Camerun.
Losanghe e motivi ortogonali, decorativismi, che restano minimal, assumono quasi una funzione sincretica tra afro, mediorientale e occidentale. Dalla sahariana al cotone tecnico, con punte di creatività che appartengono ad un graphic designer. Paul Roger Zenam, per il prossimo autunno – inverno, destruttura le giacche, osando il degradé accanto a pantaloni all-over printed con cardigan in jacquard. Il trucker è in denim o cachemere con impunture e sposa pantaloni fitted. Ricercati i tessuti, come il tribale velour Kuba del Kasai, le lane superfini,i cotoni lavorati, il cachemere che riprende la forma delle stampe. Digitali sui completi, anche in velluto, accostati alla camicia bianca con colletto ampio, iconiche maschere afro stilizzate sui polsini e fregio centrale a ricamo Bogolan, un particolare tipo di tintura utilizzata in Mali per realizzare ideogrammi e simboli grafici ricchi di messaggi verbali. Per raccontare una storia che viene da lontano e regalare alla moda italiana un respiro etico.