Le donne dei Presidenti: icone di moda

Un tempo le first lady non si vedevano. Erano le ombre dei grandi uomini della storia. Donne che seppur non facessero mai parlare di se stesse, riuscivano a lasciare una forte impronta nelle pagine dei libri. Bene, di quelle signore dai capelli raccolti e abiti sobrissimi negli ultimi anni ce ne siamo dimenticati.

Le donne dei presidenti sono in prima linea nelle foto, nelle manifestazioni e soprattutto nella moda. Aspetto questo che potrebbe essere definito in modo positivo, se si tiene conto dell’emancipazione che fa della propria signora non più un oggetto, quanto una colonna portante.
Carla BruniMichelle ObamaSamanthas Cameron e chi ne ha più ne metta. Accanto ad uomini con l’impegno di gestire il proprio Stato, le first lady si presentano determinate e sicure di sé. E non trascurano nulla, nemmeno la moda.


Basti pensare alla prima apparizione della moglie dell’uomo più potente del mondo; per l’occasione Michele Obama aveva scelto un abito giallo damascato con soprabito in tinta disegnato dalla stilista di origini cubane Isabel Toledo. Una chicca che pochi si posso permettere. Ma la signora d’America oltre essere diventata un’icona dello stile, è anche un buon indice per le borse. Uno studio guidato dal Professor David Yermack della Stern School of Business di New York infatti rivela come la First Lady americana abbia un’enormeinfluenza sul fashion world. La ricerca, condotta sulle 189 apparizioni pubbliche di Mrs. Obama tra il novembre 2008 e il dicembre 2009, dimostra che i 29 marchi quotati vestiti da Michelle hanno registrato un guadagno economico di ben 2,7 miliardi di dollari, segnando un aumento di valore del 2,3% contro lo 0,4% di media di mercato. Insomma ogni sua pubblica uscita può generare guadagni per il brand indossato fino a 14 milioni di dollari.

Non è da meno Carla Bruni, moglie del Presidente francese Nicolas Sarkozy, che della moda ne ha fatto una professione. Per anni si è mostrata sulle sfilate più importanti del mondo, rendendo ogni abito un spettacolo senza frontiere, soprattutto grazie a quel suo fisico che farebbe invidia a chiunque. Ha prestato il suo volto perfino per le Olimpiadi invernali 2006 indossando un abito bianco ricoperto interamente di Svarowsky. Ma la caratteristica di Carla, è quella di sapersi adattare ad ogni occasione, modellando il suo abbigliamento in base all’evento e agli ospiti. Come quando nel marzo del 2008 ha incontrato la regina Elisabetta. Quella volta indossò un elegante tailleur Dior, con cappellino alla Jakie O. Oppure, quando nell’agosto del 2008 ha incontrato il Dalai Lama in occasione dell’inaugurazione del tempio buddhista di Lerab Ling, nel sud-ovest della Francia. Impeccabile la sua mise che viene completata dalla “kata”, una tradizionale sciarpa bianca tibetana donatale in segno di benvenuto.

E tra le miss first lady non poteva mancare neanche Samantha Cameron, la moglie del primo ministro inglese David Cameron, la quale secondo i sondaggi è sul podio delle donne meglio vestite al mondo. A differenza della maggior parte dei politici, Samantha Cameron (soprannominata SamCam dalla stampa inglese), è piuttosto conosciuta per le sue tenute che fondono capi di stilisti e pezzi basic di grandi catene come Zara, Jigsaw e Topshop. E’ stata lodata in particolar modo per il vestito Marks & Spencer indossato alla conferenza del partito conservatore nel 2009. Un abito aderente a pois ultra-chic, da sole 65 sterline, è stato un buon ambasciatore per il primo ministro: insomma quando lo stile incontra il risparmio.

E come Michelle, Carla e Samantha ce ne saranno altre di donne che affiancheranno i futuri presidenti. Speriamo solo che oltre alla moda, sappiano lasciare anche una traccia più incisiva di se stesse.

By: Valeria Pacelli

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