A metà strada tra sogno virtuale e realtà, tra immaginario e tangibile ma sempre sulla scia della multimedialità, si situa il nuovo progetto creativo a edizione limitata della designer Miuccia Prada, il “Palazzo Virtuale”: una app e una piattaforma integrata all’interno del sito ufficiale della Maison Prada, ovvero un esclusivo spazio digitale disponibile fino a Gennaio 2013 creato in collaborazione con James Lima, noto visual designer e consulente visivo a Hollywood non nuovo alla partnership con la celebre griffe milanese.
All’ interno del Palazzo, in una galleria d’arte interattiva, sono ospitati i ritratti del noto illustratore inglese Richard Haines, invitato a realizzare vari bozzetti “live” durante l’ultima sfilata di Prada ispirato dal tema delle emozioni suscitate dall’abito in sé, su come siamo in grado di nasconderci indossando un vestito e quindi in che modo proiettiamo all’esterno una certa immagine di noi attraverso di essi.
Proprio su questo filo conduttore nasce il dialogo artistico tra Miuccia e Haines, che si snoda in tre diverse fasi: la prima costituita dall’intervento grafico del disegnatore su cinque volumi antichi scelti in base a determinate consonanze iconografiche, la seconda dall’edizione di un nuovo volume immaginato dall’autore dal titolo indicativo, “Il Palazzo”, del resto titolo omonimo dell’ultimo defilè di Prada. Edito in 500 copie siglate da Haines, la raccolta racchiude ben 150 schizzi realizzati su pagine prestampate, in particolare ritratti e strutture architettoniche.
La terza parte finale del percorso è data dal Palazzo Virtuale, appunto: un luogo virtuale ma verosimile allo stesso tempo, disegnato da un vero e proprio architetto e dotato di stanze, tappeti, corridoi e luci in cui muoversi e interagire scoprendo, come vivessero in una sorta di corte virtuale, i bozzetti di Haines e nel contempo le ultime collezioni Prada Uomo e Donna, oltre a capsule collection, gioielli e occhiali, il tutto comunicato in “tempo reale” tramite un alert di aggiornamento agli utenti.
Una piattaforma sociale e sperimentale, un ibrido tra community, videogame, sito e mondo parallelo che stabilisce una nuovo “codice” di lettura e di connessione con il mondo del fashion, che infine si tramuta in un prodotto software trasversale tra realtà e universo digitale.
“Stiamo vivendo un periodo da fantascienza, in un eccitante mondo di nuovi mezzi di comunicazione, informazione diffusa e possibilità infinite” – come spiega per l’appunto James Lima – “questo è un momento particolare in cui avviene il primo passo per costruire un ponte tra mondo fisico e virtuale.”
Anche se “gli esseri umani saranno sempre attratti dalla compagnia di altre persone e ne cercheranno sempre il calore, la tecnologia può rendere le esperienze migliori. Man mano che Internet diventa ubiquo, la nostra cultura dovrà adattarsi a questa strana intrusione.”
E la moda, da buona messaggera dell’effimero per eccellenza, non resta a guardare ma sta decisamente prendendone atto.