A Clara Tosi Pamphili e Alessio De Navasques l’idea di realizzare A.I. Gallery, un percorso tra artigianato e moda nelle vie capitoline durante AltaRoma AltaModa, è venuta imbattendosi in quei posti meravigliosi normalmente chiusi al pubblico. Piano piano si sono lasciati titillare dai racconti dalle abilità degli artigiani, diventandone frequentatori assidui. Poi la decisione: risvegliare queste bellezze addormentate e farle conoscere ai più. E così nasce A.I. Gallery, un sorta di Grand Tour contemporaneo in cui imparare architettura, moda, arte. Ma anche conversare con gli artigiani e da un arco e da una stoffa arrivare a parlare di filosofia e politica. Scenario dell’ultima edizione di A.I Gallery è stato il quartiere Parione. Sei le gallerie scelte, più lo spazio Innocenzo X, gli antichi e inediti appartamenti papali di via dell’Anima. Ma andiamo con ordine.
IL PONTE CONTEMPORANEA | Via di Panico,59 Alchemy N.7: abiti di Conny Groenewegen
E’ qui che la scultura si veste di maglieria e sperimentazioni e diventa morbida, a tratti liquida. La designer è Conny Groenewegen, olandese. La particolarità l’innovazione digitale.
EMMEOTTO. PALAZZO TAVERNA | Via di Monte Giordano,36 Teorema di Simone Rainer
Simone Rainer parte dalla matematica, dalla geometria e anatomia per realizzare i suoi accessori. Le borse prendono le forme del triangolo e trasportano i teoremi su angoli e lati nel mondo dell’artigiano. I cappelli, invece, vengono deformati, quasi a voler essere il punto di contatto con un mondo fantastico, surrealista e terapeutico.
GALLERIA MARIE-LAURE FLEISCH | Vicolo Sforza Cesarini,3 Stefania Lucchetta
La dimostrazione che macchina e mano possono convivere. E anche collaborare dando origine a gioielli tridimensionali le cui forme sembrano uscire calcoli matematici. Senza rinuncia alcuna all’esigenza creativa.
MONITOR | Via Sforza Cesarini, 43 “These are eyes in the darkness”, abiti di Haans Nicholas Mott
Quella di Haans Nicholas Mott è una moda che veste il viaggiatore del proprio tempo. Gli abiti, dallo stile dandy, sembrano essere assemblati dal caso, anche se i particolari sono il frutto di un lavoro certosino.
THE GALLERY APART | Via di Monserrato, 40 “C’era anche Sophie” borse e accessori di Badura
Non chiamatele semplici borse. Quelle di Badura sono dei veri e propri gioielli di lusso. Lo si vede dai materiali, estremamente particolari e dalle forme. Ed è subito guerra con il termine accessorio.
Z2O GALLERIA| SARA ZANIN | Via della Vetrina, 21 Navigator/Nowhere.
Nuove strategie cercasi. E così un personaggio di Paolo di Landro si trova alla ricerca di quel luogo dove l’abito indica la strada.
SPAZIO INNOCENZO X | Via dell’Anima,31 “La pelle del quotidiano” opera di Sissi
L’importanza dell’archivio e dell’heritage attraverso due proiezioni che mostrano una selezione di abiti d’archivio durata due anni. E il passato rivive attraverso istallazioni artistiche contemporanee.
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