Se la creatività, lo stile, il talento e, soprattutto, le nuove proposte del fashion system italiano e internazionale non vi lasciano risposare serenamente, avete tempo fino al prossimo 11 settembre per andare a visitare la mostra “Who is on next?” 10th Anniversary allestita negli spazi espositivi del Museo di Roma in Palazzo Braschi e inaugurata lo scorso 15 luglio durante la kermesse capitolina AltaRoma AltaModa. Si celebrano le generazioni emergenti che in dieci anni hanno contribuito al successo del prestigioso premio di talent scouting (Who is on next? per il Financial Times è uno dei dieci premi più importanti e prestigiosi al mondo nella ricerca di nuove promesse della moda) realizzato da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia.
L’esposizione promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dall’Assessorato Roma Produttiva con i Servizi Museali di Zètema Progetto Cultura premia l’espressività e il duro lavoro del dietro le quinte di professionisti del settore, e non solo, che, attraverso il loro impegno hanno consacrato designer emergenti e nuovi protagonisti della moda.
Quarantacinque gli stilisti emergenti in mostra, da Angelos Bratis, ad Arnoldo Battois, e poi ancora Arthur Arbesser, Au Jour Le Jour, Benedetta Bruzziches, Bionda Castana, Comeforbreakfast, Esme Vie, Futuro Remoto, Gabriele Colangelo, passando per Giancarlo Petriglia, Greta Boldini, Ilaria Nistri, Jerome C. Rousseau, KA-MO, LedaOtto, Leitmotiv, Marco Bologna, Marco de Vincenzo, MSGM, Paolo Errico, Paul Andrew, Paula Cademartori, Quattromani, San Andrès Milano, Sara Lanzi, Stella Jean, solo per citarne alcuni.
Tra abiti e accessori la new wave della creatività dà colore all’estate romana, in una mostra che ha l’obiettivo di generare una rinascita nella Città Eterna attraverso la continua ricerca del bello, visionario, non convenzionale, naturalmente senza dimenticare l’auspicabile posizionamento dei brand sui mercati nazionali ed esteri. La promozione e la valorizzazione del made in Italy parte anche e soprattutto dai nuovi talenti che hanno bisogno del giusto supporto per emergere (non solo in Italia).