Prodotti di alta qualità made in Italy che rispettino l’etica del lavoro. E’ questo l’obiettivo di Abnormal, giovane brand del design italiano nato nel 2014 dalla lungimiranza di Massimiliano e Daniele Burini, Marco Segoloni e Roberto Leonardi. Il progetto ha il pregio di distinguersi per la logica di governante interna, un approccio bottom up (dal basso) al mondo dell’imprenditoria del fashion, inconsueto si, ma al contempo ambizioso. Dall’ 8 al 13 aprile 2014 la sede milanese di Banca Prossima, la banca del Gruppo Intesa San Paolo dedicata al non profit laico e religioso e che ha dato fiducia al brand, verrà contaminata dall’energia del Fuorisalone del Mobile di Milano e dalla creatività dell’impresa sociale Abnormal per una settimana. Share Your Abitat#Disegna Sociale! è l’idea che riempirà per sette giorni il Furisalone presentando al pubblico i prodotti realizzati dai designer del brand. Ogni giorno poi, per gli interessati, sono previsti question time e incontri con i protagonisti del mondo della moda, del design e dell’impresa sociale.
Abnormal non è solo un brand: è un modo di distinguersi, di raccontare, un modo di vivere e di essere attraverso tre fondamentali pilastri: bellezza, artigianalità, innovazione. Singolare il logo scelto per identificare la mission del brand. L’Uovo, ancestrale simbolo di vita e perfezione e fonte di ispirazione per artisti e pensatori, diventa un uovo deformato che, come di solito accade nella filiera produttiva, verrebbe buttato o scartato. “L’Uovo scelto come simbolo del brand è invece deforme e rattoppato ma trasmette l’energia di chi resiste perché il suo cuore ha qualcosa in più, qualcosa che lo rende unico e che esprime la voglia e l’impegno di innovare e differenziarsi” dichiarano i fondatori del brand. Ed ecco che per i sofisti ritorna il parallelismo Uovo-Persona per identificare il senso di cura e di propensione verso chi nasce o vive in maniera diversa nella società.
Il brand emergente Abnormal riunisce stilisti, designer, artigiani e professionisti del settore dell’economia sociale al fine di individuare metodologie innovative di business e di produzione, non speculative e volte a promuovere per il 50% progetti di impatto sociale. Il sostegno ai talenti emergenti senza naturalmente bandire la tradizione artigiana italiana ne è la riprova.
I fondatori di Abnormal, tutti e quattro umbri, hanno fuso con creatività le esperienze di aziende e singoli professionisti in un marchio originale lanciandosi in un’inconsueta opera di start-up imprenditoriale. In fondo, con i tempi che corrono in Italia “per fare un’impresa bisogna essere coraggiosi, per fare un’impresa sociale bisogna essere Abnormal”.