Il brand Aspesi lancia un progetto per raccontare il valore degli oggetti tramandati, custoditi, collezionati. E il tema del gruppo familiare per il marchio trova spazio proprio nei gesti quotidiani di persone che condividono connessioni.
Gruppi familiari in cui le esperienze condivise del gruppo sfociano nella sfera emotiva del singolo. In questo campo familiare i membri scambiano, tramandano, ereditano capi di abbigliamento Aspesi appartenuti ad altri membri.
Un atto che non solo preserva il lato affettivo che l’oggetto appartenuto ad altri rappresenta, ma che permette al nuovo fruitore una inedita interpretazione del tutto personale. Indossare un capo appartenuto al nostro vissuto collettivo rimanda a una libera interpretazione del nostro essere, un’azione che rende tutto ciò che è standardizzato e impersonale incredibilmente unico, intimo e simile a noi.
Il guardaroba “È una cosa di famiglia” e ognuna ha i suoi oggetti del cuore . Sono supporti di memoria, significati di relazioni, contenitori di ricordi che nella vita quotidiana viviamo con naturalezza, perché ci appartengono. Ci circondano come le fotografie, l’aria e il disordine, ma in silenzio continuano a ricordarci da dove veniamo e, a volte, dove stiamo andando.
Questi oggetti non solo parlano di noi, ma vanno indietro e oltre, rimandando a qualcosa di più grande.
Alle nostre radici, alla nostra identità, alla storia che ci rappresenta e che condividiamo con altre persone, le nostre persone, la nostra famiglia. Sono oggetti, ma solo in apparenza: sono molto di più, perché dietro hanno una storia, un gesto, un portamento, un’immagine che ci fa stare bene perché ci racconta chi siamo.
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