Tutti gli articoli di Federico Albani

Federico Flamminii Albani was born at San Benedetto del Tronto (AP) in 1990. For fifteen years he lived in the second worst neighborhood of Giulianova (TE) where he became friends with loads of interesting characters. One day he decided to become a Buddhist monk but soon he gave up on the idea because it wasn’t cool anymore. In front of friends and relatives he can brag about getting a Master Degree in Communication and Fashion Journalism at Eidos and Fashion Marketing and Communication summer course at Accademia di Costume e di Moda, about writing for Via Montenapoleone, about collaborating with Eidos Communication school, with dj Andrea Mattioli, with ModaSapienza with a brand that draws lowbrow puppets with a heart and two bones and so many other things – all this at the tender age of 20. Being 20 makes him hysterical. In his spare time Federico designs, tweets, invents new communication methods, talks while looking at himself in the mirror, studies all types of fashion and all the ways to make people feel more ignorant than ever. Because of his enormous ego, Federico Albani. tends too often to refer to himself in third person. This annoys a lot of people.

Il voyeurismo perturbante di Luigi Borbone

Helmut Newton e Sigmund Freud. Luigi Borbone presenta a Palazzo Ferrajoli la sua nuova collezione, fusione tra voyerismo e pertubante. L’intera collezione gioca sul fascino del doppio, dell‘ambiguità femminile. Tweed, velluti, broccati esaltano l’eleganza. Occhi rossi, guanti a mezze mani, lane bouclè comunicano passione.

il voyerismo perturbante di Luigi Borbone


Femmina dominatrice, femmina fatale. Luigi Borbone titilla l’immaginario collettivo attraverso alamari, scuri cromatismi e linee rigide di stampo militare. Le modelle  conservano tutta la forza e la padronanza di sè, ma è palpabile  la loro disponibilità ad ogni fantasia erotica. I militarismi si trasformano in feticismi, le corazze cedono il posto a collant semitrasparenti. Le modelle diventano simboli dall’irresistibile voglia di farsi guardare.

Il tempo appare sopseso.  Le stanze di Palazzo Ferrajoli richiamano i luoghi delle fantasie irrealizzabili, il lusso e la richezza di Helmut Newton. Il doppio s’inverte. Gli abiti diventano gialli, verdi, lunghi. Le pellicce sfilano su sonorità maliziose. Il risultato rimane intatto.

Luigi Borbone porta in passerella una moda scevra delle polemiche che caratterizzano l’ambiente capitolino. Sartoriali e provocanti, le sue creazioni rappresentano quella creatività sinergica e giovanile che spesso viene oscurata in nome della tradizione; quella stessa creatività giovanile che si respira anche all’interno del suo staff, a partire da Romina Toscano (Art Director), Olivier Di Gianni (Press Office) ed Antonio Ciaramella (Make up Artist), tutti giovani e talentuosi pieni di voglia di farla in barba al sistema.

Clicca qui per vedere le foto della sfilata di Luigi Borbone.

il voyerismo perturbante di Luigi Borbone