Dal 14 marzo fino al 2 agosto 2015 il Victoria & Albert Museum di Londra ospiterà “Alexander McQueen: Savage Beauty”, la prima e più grande retrospettiva mai presentata in Europa dedicata all’indimenticabile hooligan della moda deceduto l’11 febbraio 2010.
Dopo l’enorme successo avuto dalla mostra organizzata nel 2011 presso il Metropolitan Museum of Art di New York dal Costume Institute, «Savage Beauty», in collaborazione con Swarovski, è stata portata a Londra, città natale di McQueen, ed è stata ampliata ad hoc per il V&A. Infatti sono esposti più di 200 pezzi tra abiti e accessori: 30 capi in più rispetto alla precedente mostra, grazie ai prestiti di privati come Katy England e Annabelle Neilson e delle collezioni di Isabella Blow e della maison Givenchy.
Alexander “Lee” McQueen aveva una personalità romantica, capace di farsi ispirare da tutto ciò che lo circondava, ma soprattutto dalla natura e dalla storia. La retrospettiva si divide in dieci sezioni tematiche non cronologiche che ripercorrono la breve ma intensa carriera del designer britannico: dal 1992, anno della laurea alla Central Saint Martins fino al 2010, anno dell’ultima collezione, presentata incompleta.
La mostra si apre con “London”, dedicata alla città natale di McQueen, l’epicentro di tutto il suo mondo. «Londra è il luogo dove sono cresciuto. È il luogo dove risiede il mio cuore e dove ho la mia ispirazione» ha dichiarato lo stilista nel gennaio 2000. “Romantic Mind” ripercorre le prime fasi della carriera del brillante designer, fasi in cui getta le basi per tutti i suoi lavori futuri. Segue “A Gothic Mind” che descrive il periodo segnato dall’ispirazione gotico-vittoriana. “Romantic Primitivism” racconta un ritorno ad un ipotetico stato di natura, in cui i capi vengono combinati in mix paradossali per riportare l’uomo alla sua essenza primitiva, al suo stato di natura. “Romantic Nationalism” è un tributo alla Scozia, terra delle sue origini, e alla sua cultura fortemente legata alla tradizione. Ciò si evince soprattutto nella collezione “Highland Rape”, che segna l’ingresso del tartan nell’universo di McQueen. “Cabinet of Curiosities” racchiude gli stupefacenti accessori realizzati in collaborazione con il “cappellaio matto” Philip Treacy e il gioielliere Shaun Leane. Il tema dell’esotismo di “Romantic Exoticism” era uno dei più cari allo stilista, che spesso si è fatto incantare dalle atmosfere della Cina, dell’India, dell’Africa e soprattutto del Giappone, di cui è prova l’amore per i kimono. Adorava mischiare diversi elementi, come nel caso di “It’s Only a Game” in cui ripropone, sulla scia di Harry Potter, una sfida a scacchi tra Oriente e Occidente. “VOSS”, dal nome della collezione P/E 2001 inscenata all’interno di un’enorme scatola con specchi, mostra i canoni estetici anticonvenzionali di McQueen. “Romantic Naturalism” esprime l’esplosiva passione che Lee, da vero romantico, nutriva per la natura. E’ stata proprio quest’ultima la protagonista della sua penultima collezione “Plato’s Atlantis” (P/E 2010), ispirata da “L’origine delle specie” di Charles Darwin, che, inoltre, dà il nome alla sezione conclusiva della mostra.
La curatrice della mostra Claire Wilcox, Senior Curator of Fashion del V&A, ha dichiarato che «quella di McQueen è un’arte che pochi sapranno replicare. Con la sua nobile irriverenza ha saputo creare show inimitabili, portando sule passerelle un ideale di stravaganza che non ha mai perso di vista il senso dello stile: la forza di un’espressione personale portata oltre ogni limite».
Con le sue concezioni fuori dagli schemi, Alexander McQueen ha rivoluzionato il fashion system grazie anche alla fusione di un’estetica inedita ed innovativa con una sartorialità impeccabile, secondo quello che era il suo credo: «Devi conoscere le regole per non rispettarle. Io sono qui per questo, per demolire le regole, mantenendo però la tradizione». È proprio in questa “demolizione” che risiede tutta la bellezza selvaggia dell’arte di McQueen.
«Le collezioni del V&A non mancano mai di incuriosirmi e di ispirarmi. La Nazione ha il privilegio di avere accesso a tale risorsa… È il tipo di posto in cui mi piacerebbe essere chiuso durante la notte» – Alexander McQueen