Ispirazioni hollywoodiane tra sogno e realtà per altaroma 2014
Non solo Parigi è sinonimo di alta moda. La città eterna torna sotto la luce dei riflettori internazionali con la XXV° edizione di AltaRoma dedicata alle collezioni haute couture fall/winter 2014/15 e spring/summer 2015, rendendo ancora una volta fruibile per la città arte, cultura, tradizione e la creatività contemporanea sempre avvolta da un’aurea magica.
AltaRoma, ma sopratutto Alta moda grazie alle suggestioni artistico-culturali d’oltralpe di Greta Boldini, che la incoronano protagonista della terza giornata di sfilate romane. In equilibrio tra sogno e realtà, Greta Boldini, finalista della nona edizione di “Who Is On Next”, intraprende un viaggio introspettivo, un viaggio di solitudine vissuto con grazia, eleganza e profondità. Protagonista assoluto è il surrealismo: dai richiami al cinema di David Lynch, ai racconti melodici di Lana del Rey, dall’indiscutibile glamour di Sofia Coppola fino alle tele emozionali di Hopper.
Un silenzio onirico, ricco di sfumature drammatiche per una demi-couture scandita dall’ossessiva cura del dettaglio. Un’opera a quattro mani è stata definita la sua collezione spring/summer 2015, quattro mondi apparentemente differenti, in cui la protagonista, una star, dialoga con essi attraverso un percorso che si dipana nelle sublimi trame delle sue stoffe. La couture è innovativa pur mantenendo i canoni stilistici della maison. Una palette vibrante e al contempo soave si diffonde per tutta la collezione. Colori neutri e glaciali come l’avorio, l’albume, il verde acqua e il nocciola dipingono gonne glaciali dalle lunghezze midi accompagnate da crop top per una silhouette classica ma contemporanea. Il concetto di eleganza e femminilità è rimarcato dai materiali e dalla semplicità delle forme che si contrappongono ai ricami importanti, vero claim del brand Greta Boldini, fondendo texture differenti in un dualismo perfetto tra linee scivolate e volumi boxy.Impalpabili charmeuse o il twill di seta per gli eleganti robe-trench, must have singolare per la collezione, minuziosamente costruito come un soprabito ma reso estremamente morbido e fluido come uno chemisier. Ricami ed elementi over iridescenti si mixano insieme per un ramage ton sur ton che percorre il capo come fosse un riflesso di luce destinato a svelare anche i segreti più intimi per fare di questo capo l’emblema della collezione. Le organze trasparenti dialogano con lane merino e pelli spalmate, accese dalla palette cromatica di bronzi e neri metallizzati. Viscose lucide e crespi di seta sussurrano invece ai doppi crepe di lana.
E’ un’ode worldwide quella che Greta Boldini afferma attraverso ogni singolo capo. Un’introspezione trasversale tangibile dove sogno e psiche, successo e sconfitte si mixano insieme per arrivare in fondo alla profondità dell’animo umano.