Un brand relativamente giovane, N° 21, che porta indelebilmente la firma del suo ideatore Alessandro Dell’Acqua, talentuoso stilista napoletano che ha reinventato il concetto di donna sulla passerella. Ogni capo è un omaggio a una grande diva del passato, ogni abito è un mix di eleganza e sensualità, dai tagli semplici e dalle nuance definite, come il cipria, il nude, il nero.
Una cifra che ritroviamo anche nella nuova collezione di borse, prodotta da Gilmar, che in toto rispecchiano la filosofia di Dell’Acqua: linee pulite, colori coerenti con la linea d’abbigliamento (cipria, nero e cappuccino i più rappresentativi, ma anche qualche spruzzata di giallo e rosso qua e là) e un design essenziale, che ne fanno già un must have in ogni cabina armadio che si rispetti. Iconica la Bad-Belle, un ossimoro nato dal contrasto dei materiali impiegati, in cui è racchiuso il suo destino: ‘cattiva’ per i dettagli in ottone galvanizzato e la tracolla in metallo che conferiscono quell’allure severa e ribelle; bella, invece, per le linee graziose, le forme minute, i colori da signorina bon ton e la morbidezza al tatto, data dalla pelle di vitello pieno fiore.
Un inizio con il botto per il lancio della pelletteria firmata N° 21, che avrà una distribuzione mondiale, con lo scopo poi di estendere il progetto anche alla piccola pelletteria, prossima grande sfida di Alessandro Dell’Acqua.