Se c’è un designer emergente capace di far dialogare correttamente l’arte e la moda, quello è, senza ombra di dubbio, Marco Grisolia. Nella sua Blooming Edge, la collezione primavera/estate 2014, emerge l’immaginifico incontro con Lawrence Alma-Tadema, pittore olandese dell’epoca vittoriana da cui Grisolia apprende il languore romantico e la classicità come fuga nel sogno. Il risultato è una collezione in cui l’ideale di bellezza antica e aristocratica viene contaminato da tagli e soluzioni materiche innovative, con un effetto rinfrescante ed energetico: al raincoat da nobildonna e alle gonne dalla lunghezza a pavimento e dall’allacciatura a portafoglio, si alternano bomber in jacquard di seta, i modelli bustier torniti sui fianchi da una elegante bombatura, nylon e denim fiammati. Non mancano i classici organza, tulle e cotone e i motivi floreali tanto cari ad Alma-Tadema .
Il bianco, il rosa carnicino, i blu e i marroni, ma anche il verde muschio e il rosso pompeiano, rendono la palette cromatica ricca e variegata. E alle lumeggiature d’oro, colore feticcio del designer, Marco Grisolia lascia il compito di dichiarare il gusto per un barocco alternativo. Così come Lawrence Alma-Tadema appagava un ampio pubblico, senza rinunciare alla finezza tecnica declinata in sensibilità cromatica e luminosa, così Marco Grisolia realizza una collezione attenta alle richieste del mercato, nonostante la complessità compositiva e la tensione stilistica.