Parlando della nostra Italia, la prime cosa che balza alla mente, con fierezza ed orgoglio patriottico, è ciò che in tutto il mondo è conosciuto come Made in Italy. Ovvero tradizione, artigianalità, cultura di un popolo. Queste specifiche qualità, creano quel valore aggiunto alle nostre produzioni tanto da diversificarle da tutto ciò che di simile il mercato mondiale può offrire. L’azienda calzaturiera De Tommaso, si colloca proprio in questa concezione di mercato.
Ma non è di mercato che voglio parlare, non in questa sede, né tanto meno ho intenzione di stilare la solita “scheda descrittiva” sulle potenzialità del marchio di cui, invece, preferisco estrapolare ben altre sfaccettature. Della De Tommaso mi incuriosisce tutto ciò che le gira attorno in termini di “fatto a mano”.
L’azienda, che porta il nome del suo fondatore, Cosimo De Tommaso, nasce a Paola, piccola cittadina della costa cosentina, dove ha deciso di restare per crescere ed imporsi sul mercato mondiale della calzatura.
Strategia più che lodevole dato l’obiettivo principe: reclutare “mastri” calzolai e unirli alle più sofisticate tecnologie. Quali? La scansione multidimensionale che permette di acquisire un’immagine più completa del piede e realizzare, quindi, un prodotto su misura, unico, da sentire esclusivamente proprio.
La strategia della De Tommaso – quella di restare nella terra d’origine – le ha permesso di diventare una delle eccellenze nel campo dell’artigianalità italiana. In fondo, riflettendoci bene, le capacità di un artigiano si compongono di due elementi fondamentali: la cultura e la tradizione. I mastri De Tommaso, in ogni cucitura, in ogni tomaia applicata, in ogni suola forata, imprimono la loro storia, i ricordi velati e i sacrifici provati. La saggia mano esperta, che accompagna il salire e scendere del filo, riversa sul prodotto finito, l’amaro e il dolce di una terra, madre e carnefice, diamante grezzo da smussare in tutti i sui angoli. Ecco la strategia aziendale che rende unica una scarpa nata dalle abilità del marchio calabrese: la storia che l’ha forgiata. È il bagaglio culturale che plasma le competenze di ogni singolo artigiano italiano, il cui lavoro entra a far parte del Made in Italy. E se tutto ciò è vero, tale prodotto, non può esistere in nessun altro luogo della terra.
Conquistato mister Obama – e prima ancora la corte di Napoleone – e percorso il red carpet ai piedi di George Clooney, Morgan Freeman, Brad Pitt, il sogno americano torna a rivivere dopo quello raccontato dal nostro ciabattino delle dive del cinema: Salvatore Ferragamo. L’azienda ci ha creduto e oggi, come in una favola a lieto fine, può classificarsi tra le più prestigiose del mercato italiano e tenere alto il valore del nostro tricolore.
Cenerentola, dunque, è tornata ad indossare, pardon, realizzare scarpette di cristallo.