L’arte della modellazione. Geometrie, volumi, forme pulite nelle costruzioni materiche di Emilia Scaccia, la stilista che ha lanciato il suo brand Emylia e che, nel panorama della moda romana, ha iniziato a farsi strada con le sue creazioni e l’atelier Spazio 2.0. Un laboratorio di idee nel cuore della Capitale, in via Portuense, luogo di incontro e di scambio culturale per l’alta sartoria e la Couture capitolina, che sta evolvendo grazie alla continua ricerca e alla sperimentazione estetica, diventando un punto di riferimento per i giovani designer, ma non solo.
Emilia, l’amore per la moda è un affare di famiglia.
«Tutto parte da mia madre: era una bravissima sarta che ha lavorato tanto per il teatro vestendo attrici come Anna Magnani e Lucia Bosè. Una volta nate io e mia sorella, ha dovuto optare per un’occupazione più sicura ma soprattutto con degli orari più regolari per occuparsi di noi. La passione per gli abiti, però, non l’ha mai abbandonata e ha continuato a fare la sarta in casa, realizzando vestiti per me e per mia sorella Angela».
Qual è il segreto per realizzare un abito di alta sartoria “perfetto”?
«La tecnica di modellazione conta molto. Dopo la creazione dello stilista è importante che la modellista sappia interpretare con esattezza lo stile e le forme che si vogliono raggiungere, anche per agevolare il lavoro della sarta che, a sua volta, deve avere una mano precisa e, come si dice in gergo, “pulita”. Alla fine di questo percorso l’abito deve risultare perfetto, sotto ogni punto di vista».
C’è uno stilista di cui apprezza particolarmente la visione estetica?
«Giorgio Armani. Lui per me è lo stilista per eccellenza: mi piacciono le sue linee essenziali e raffinate e trovo impeccabile il taglio delle sue giacche».
Quanto conta, oggi e dopo l’emergenza sanitaria, la passione in un lavoro come il suo?
«È al primo posto! Perché, al di là del fatto che creare degli abiti sia stimolante e affascinante, dietro le quinte è faticosissimo. Quando si è nel pieno ritmo di una collezione non si può stare con l’orologio in mano. Può capitare anche di dover bocciare un’idea o un lavoro già eseguito e, a quel punto, ricominciare da capo. Quindi, se alla base non c’è la passione, non si ottiene alcun risultato. La pandemia dovuta al Covid-19 è stata uno stimolo creativo, oltre che un momento di riflessione, per non mollare e andare avanti con nuovi progetti».
Sta già pensando alla prossima collezione?
«Mi piacerebbe realizzare una collezione ispirandomi al cinema, che per me rappresenta un’altra passione. Sto già sviluppando un progetto e posso anticipare che il film in questione è “Al di là dei sogni” di Vincent Ward, con il grande Robin Williams. La pellicola è del 1998 ed è un trionfo di colori, dai più tenui ai più vivaci come il rosso, il viola e varie sfumature di verde. Con i miei abiti vorrei suscitare le stesse emozioni che questo film ha trasmesso a me».
About Emilia Scaccia
Romana di nascita, stilista per vocazione, Emilia Scaccia subisce il fascino della moda fin da bambina. L’odore della stoffa e il suono della macchina da cucire, infatti, le diventano ben presto familiari grazie alla madre, che di professione fa la sarta e le trasmette la passione per la creazione degli abiti. Dopo il diploma, Emilia si forma come designer alla prestigiosa Scuola di Moda Ida Ferri, dove non solo perfeziona il suo lato artistico, ma apprende anche tutte le nozioni pratiche necessarie per realizzare i modelli su carta, confezionare gli abiti, ricamare, dipingere sui tessuti, realizzare cappelli e quanto altro serve per accessoriare i vestiti. Inizia subito a lavorare con prestigiose maison romane di Via Margutta, con aziende di alta moda e prêt-à-porter. Apre il suo primo laboratorio all’età di 30 anni e, dopo poco tempo, considerato il successo lavorativo, affianca alle collaborazioni con le aziende di moda, l’ideazione della sua linea di abiti su misura. Nel 2016, insieme al couturier Antonio Martino, dà vita a “Spazio 2.0 Roma”, uno luogo polifunzionale che unisce all’atelier, dove vengono esposte le collezioni dei due creativi, un laboratorio in cui nascono creazioni di alta sartoria con la firma di Emilia e di Martino e in cui vengono fornite anche consulenze tecniche ad altri professionisti per la realizzazione del loro primo capo. Tuttora Scaccia collabora con stilisti come Greta Boldini e tanti altri brand, alcuni dei quali hanno avuto il privilegio di sfilare nel calendario ufficiale dell’Haute Couture parigina. Dal 2013, dopo aver insegnato per diversi anni modellazione e confezione alla Ida Ferri, la stilista è docente presso l’Accademia del Lusso di Roma.