Patrocinato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, il Fashion Film Festival di Milano ha aperto le danze per la sua prima edizione, alla Milano Moda Donna Fashion Week di questo settembre 2014. Il concorso-evento tenutosi lo scorso 14 e 15 settembre al Teatro Paolo Grassi di Milano ha avuto come obiettivo quello di diffondere, promuovere e condividere l’arte, sopratutto quella cinematografica, e il talento da tutto il mondo.
Tra le diverse forme d’arte adatte per raccontare e anticipare la moda non poteva essere scelta quella migliore, ovvero il cinema, che con i suoi fashion film, spesso diretti da registi di grande fama, puntano a presentare in modo indelebile le nuove collezioni utilizzando il potere del racconto. Diretto da Costanza Cavalli Etro, che da sempre lavora nel mondo della comunicazione e della moda, il festival ha presentato oltre 300 video realizzati da maison di grande livello come Gucci, Armani, Zegna, Vuitton, Ferragamo, affiancati dai lavori di giovani in cerca di visibilità.
” Tutti conosciamo bene il lato elitario della moda – racconta Costanza Cavalli Etro – ma a mio parere era arrivato il momento di pensare a un’iniziativa aperta a tutti, che coinvolgesse la città e i giovani. Con questo evento proviamo a rendere questo settore più democratico e generoso”. Quindi non più sfilate accessibili agli addetti ai lavori, ma la possibilità di vedere la moda da vicino per tutti.
Scopo principale del festival è stato quello di offrire un tributo alle grandi case, ma sopratutto premiare i giovani talenti che si sono confrontati in un vero e proprio contest. Sono stati 350 i giovani emergenti che si sono candidati, e novità assoluta di questo festival è stata il non dover versare nulla per poter partecipare, rendendo fruibile l’evento a tutti, semplicemente inviando le proprie pellicole. “Quando ho progettato l’evento – precisa la direttrice Costanza Cavalli Etro – ho tenuto a mente tre obiettivi: il festival doveva dare spazio ai giovani talenti, essere gratuito per il pubblico e riconosciuto a livello internazionale”.
Le pellicole dei giovani esordienti sono state visionate e valutate da una giuria a livello internazionale composta da Claudia Donaldson, Tim Blanks, Luca Guadagnino, Jane Reeve, guidata da Franca Sozzani. Nelle due giornate dedicate all’evento sono stati proiettati anche i film dei grandi nomi, che hanno partecipato nella sezione “fuori concorso”. I brand celebri sono di grande ispirazione per gli emergenti, e nomi come Gucci, Ferragamo e Valentino oltre a diffondere l’iniziativa aiutano a creare maggiori aspettative.
La giuria ha assegnato nove premi per ben nove categorie quali migliore regista nuovi talenti, miglior designer emergente, migliore styling, migliore art direction, migliore montaggio, migliore musica, migliore regista giovani affermati, migliore fashion film e migliore fashion film italiano. La consegna dei riconoscimenti di questa prima edizione del Fashion Film Festival di Milano è avvenuta il giorno stesso della chiusura della fashion week. Il primo vincitore del Best Fashion Film è stato “The purgatory of monotony”, pellicola diretta da Ace Norton, che si è aggiudicato anche altri due riconoscimenti, quali il Best New Talent Director e il Best Art Direction. A ritirare il premio è stata la fashion designer Rei Yamagata, dell’omonimo marchio.
Il Best Music è stato consegnato a Roberto Delvoi per “Play to win, a pingpong battle”, il Best Editing a “Escandalo: A Cruise” di Dean Alexander, il Best Styling a “Noir” di Marie Schouller, il Best Emerging Designer a “Agi & Sam” di Edward Housden, , il Best Young and Established Director a “The Wall” di Dominick Sheldon, il Best Italian Fashion Film a “Leakage” di Giulia Achenza. Durante l’evento, condotto da Paola Maugeri, i vincitori oltre ai premi hanno ricevuto una creazione di Barnaba Fornasetti, realizzata espressamente per il Festival.
Il festival, che ha registrato il tutto esaurito grazie all’ottima risposta del pubblico intervenuto numeroso e sopratutto partecipe alle giornate di proiezioni ed eventi in programma, come ad esempio nella “Conversations: Franca Sozzani meets Claudia Donaldson”, è stato un’ottima vetrina dove si è visto convergere affermate e nascenti personalità della moda e del videomaking, un festival che ha unito la forza creativa degli artisti e designer emergenti alla maturità ed alla consapevolezza dei grandi nomi. Lo spirito di questo evento è stato principalmente quello di aver voluto dar vita ad una contaminazione di arti, dal cinema alla musica, dalla grafica alla moda, perché un fashion film non ha bisogno solo di un fotografo e di un art director, ma è caratterizzato anche da altre componenti che vanno dall’editing all’illuminazione. Tutte storie queste che raccontano attraverso le immagini il profondo spirito di un marchio.