Gucci intensifica gli investimenti nel mecenatismo e sostiene Il principe dei sogni, la mostra che riunisce, dopo centocinquant’anni di storia, venti arazzi del Cinquecento commissionati da Cosimo I De’ Medici, Bronzino e Pontormo e raffiguranti la saga di Giuseppe ebreo.
La mostra sarà itinerante e toccherà tre città strettamente in contatto con Gucci: Roma, dova ha sede la direzione creativa; Milano, la città che ospita le sfilate e che incarna il lato più glamour del brand; e Firenze, la città da cui ha avuto inizio la storia del brand e in cui vengono storicamente prodotti gli accessori in cuoio.
“Il messaggio che vogliamo trasmettere è culturale. – ha dichiarato Micaela le Divelec, vicepresidente esecutivo di Gucci – Noi crediamo in questo tipo di iniziative che portano opere di livello internazionale a un pubblico che non avrebbe avuto la possibilità di vedere questo lato della produzione Made in Italy”
Il progetto rafforza i legami di Gucci con la città di Firenze, il Made in Italy e l’arte. Sin dall’apertura del Museo Gucci, avvenuta nel 2011, il brand ha dedicato la metà dei proventi derivanti dalla vendita dei biglietti ad un fondo per il restauro delle opere più importanti della città. E lo scorso anno Gucci è stato protagonista dell’acquisto di Richard Ginori, la storica manifattura fiorentina di porcellane, nata nel 1735 e fallita nel gennaio 2013.
