Tessuti grezzi e rigidi avvolgono nuove forme, sinuose, sexy.
E’ Hannah Jinkins, giovanissima stilista londinese, a vincere l’H&M Design Award 2016, ambitissimo premio lanciato nel 2012 e tenutosi quest’anno al Kensington Palace di Londra.
Abiti trascurati e oversize si accendono di colori caldi come l’arancione e il senape, si stropicciano in silhouette esagerate e asimmetriche.
Seta e lana dialogano con la rigidità del denim, fresco cotone si incolla con cera e paraffina, spille e pinzatrici tengono insieme un nuovo e traballante equilibrio di materiali.
“E’ stato una sorta di processo sartoriale- afferma divertita Hannah dopo la sfilata- Alla fine lo abbiamo chiamato pinzato per poter essere indossato“.
A premiare il suo estro creativo e provocatorio una giuria qualificata, tra cui Olivier Roustening, direttore creativo di Balmain, il fotografo Nick Knight, la blogger Chiara Ferragni, Ann-Sofie Johansson, creative advisor di H&M e Maragareta Bosch Van Den.
La giovane designer britannica ha sfidato altri sette finalisti provenienti da importanti e stimate scuole di design di tutto il mondo. A spiegare il perché di questa indiscussa vittoria è stato Olivier Roustening, che con entusiasmo ha dichiarato-” Hannah ha un’energia potente, moderna. Ha portato in passerella una nuova consapevolezza del corpo femminile“.
La donna di Hannah è agguerrita, fiera, è maschile.
Hannah sembra seguire con divertita irriverenza orme di stilisti avanguardisti del passato. Da Paco Rabanne che abbinava nuovi materiali a tessuti tradizionali ai rivoluzionari giapponesi che hanno fatto del decostruttivismo trasandato e post-atomico la loro firma.
Una donna militare, operaia, glamour racchiusa in forme scultoree e contemporanee.
Per indossare questo tipo di femminilità non dobbiamo fare altro che aspettare il prossimo autunno che vedrà la sua collezione in vendita negli store H&M e online.