Fino al 10 maggio, a Roma, la Galleria “L’Opera”, diretta da Andrea Iezzi, ospita una mostra antologica dedicata al poliedrico artista messinese Santo Alligo. L’esposizione è una fotografia intima e personale che ritrae “in punta di piedi” più di quarant’anni di carriera dello scultore, pittore, grafico, bibliofilo, saggista siciliano che vive e lavora a Torino. Opere fantasiose ispirate dalle realtà circostante, raccontata con fervida immaginazione e pulsante creatività senza fuorvianti complicazioni concettuali. Essenziale, asciutto, l’artista descrive in modo diretto il suo personalissimo modo di osservare le cose attraverso tecniche e materiali sempre diversi che, natürlich, producono risultati espressivi unici e mai banali. “C’è il sapore di buono…senza finzioni e mediazioni” nelle opere di Santo Alligo secondo il celebre critico d’arte Vittorio Sgarbi.
La disinvoltura di un bambino nel narrare con naturalezza i fatti, la sincerità infantile che si trasforma in eclettismo figurativo permeato da una sottile e pungente ironia di sottofondo. Il senso del paradosso, il gioco del doppio si ritrovano nei portrait dedicati ad amici e parenti, lavori eseguiti tra gli anni 60’ e 70’, in alcuni bronzi, legni, tele e illustrazioni. Accanto alle terracotte in stile Pop Art, il lavori di Alligo esaltano il versatile punto di vista di un maestro non convenzionale dell’arte contemporanea. L’eleganza e il senso del rustico si ritrovano nei ritratti e nelle opere dipinte come Santo nel buco, No!, Caro Politico ti scrivo. Il codice estetico è multiforme, sincretico, a tratti multisensoriale, grazie all’uso sapiente dei materiali e dei mezzi, sempre diversi, con cui Santo Alligo comunica il proprio gusto, la propria passione per la vita in modo irriverente, per alcuni forse eretico, ma assolutamente impetuoso e genuino.
Il percorso espositivo, articolato sui due piani della Galleria, si completa con il progetto curato dall’artista per la realizzazione a grandezza naturale dell’ippopotamo Pippo, icona senza tempo dei pannolini per bambini Lines e protagonista di Carosello negli anni Sessanta.
Le opere di Alligo non hanno la pretesa di stupire, sanno di vita, di attimi, sembrano disinvolte agli occhi di chi le guarda e ci parlano, in modo schietto, di un mondo che è esistito, che esiste e continuerà ad esserci. Un mondo che, in fin dei conti, è il nostro.
Un commento su “L’eclettismo di Santo Alligo in mostra alla Galleria “L’Opera” di Roma”