Se c’è un’epoca che lascia dietro di sé sua scia luminosa visibile fino ai giorni nostri, è sicuramente la decade dei favolosi anni ’80: una piccola grande rivoluzione di costume che parte dai club della capitale inglese e invade a 360 gradi il nostro vivere: dalla moda allo stile di vita, si sa, il passo è davvero breve, se poi intendiamo passare anche per la musica.
E’ ciò che promette di raccontare la mostra “Catwalk to Club: London Fashion in the Eighties”, in programmazione quest’estate dal prossimo 10 luglio 2013 fino a febbraio 2014 presso il Victoria&Albert Museum di Londra.
La retrospettiva prevede l’esposizione di oltre 85 modelli provenienti dall’archivio di celebri designers internazionali che hanno inventato e lanciato un nuovo modo più trasgressivo di indossare e vivere la moda, come testimonia un capo strategico di quegli anni, il mitico giubbotto di jeans, di cui la mostra propone un particolare approfondimento grazie a un marchio simbolico come Levi Strauss.
Pensiamo poi soprattutto alle creazioni di stilisti del calibro di Vivienne Westwood, Katharine Hamnett, John Galliano, Alexander Mc Queen, ma anche il nostro Enrico Coveri: dalle loro passerelle con abiti dagli accostamenti bizzarri e dai volumi esagerati fino alle famose giacche con le spalline – tutto proposto in colori marcatamente pop – si è arrivati al sovversivo stile punk tanto caro alla Westwood ed ai club underground londinesi, regno delle nuove tendenze musicali e non solo, dove foltissime schiere giovanili si radunano in nome della passione per la musica e non volendo, diventano artefici di nuovi ideali, di un nuovo modo di essere, e dunque della “moda” in sé.
“Sarebbe meraviglioso poter riunire questa collezione di giacche al V&A esattamente 27 anni dopo che sono stati messi all’asta. Questa collezione racchiude il meglio della moda di Londra di quel periodo. Abbiamo una serie di schizzi dei progettisti, ma sarebbe molto interessante avere tutte le giacche di nuovo insieme per la collezione estiva” – come traspare dalle parole entusiaste del curatore della mostra londinese.
Il fulcro della tanto amata moda degli anni ’80 è dunque quella Londra variopinta, instancabile e brulicante, da sempre fucina creativa di tendenze glamour e di nuovi idoli musicali che negli anni a venire si sarebbero trasformati indimenticate icone come Boy George, che dello stile eccentrico di quell’epoca diviene vero e proprio ambasciatore, oltre a sovrani della pop music come il duo degli Wham! fondato da George Michael e Louise Veronica Ciccone, ovvero Madonna, di cui ricordiamo lo stile tanto kitsch degli esordi.
Perchè anche con la nebbia, a Londra si guarda sempre oltre: ecco il segreto del suo essere sempre cosi’ irresistibilmente cool.