Da New York a Londra passando per Milano e infine Parigi: quando si parla di prêt-à-porter ogni fashion addicted sa quali sono le tappe obbligatorie per scoprire le nuove tendenze di abbigliamento e accessori dei migliori brand nazionali e internazionali. Ma quando l’attenzione è interamente rivolta alle tendenze mare è un’altra la città che detta le rigide regole del fashion system. Stiamo parlando di Miami e in particolar modo della Swim Fashion Week 2015, quest’anno svoltasi in quattro giornate dal 18 al 21 luglio, in cui hanno sfilato in totale quasi una ventina di brand mettendo in mostra l’accessorio numero uno dell’estate: il costume da bagno.
Tantissime le novità che hanno sfilato in passerella e che, in alcuni casi, prendono in prestito la loro ispirazione dalla moda degli anni ’80. Da una parte, infatti, sono stati presentati costumi caratterizzati da uno stile sportswear perfetto per vere surfer girl con slip cut e top sportivi, come quelli di Mara Hoffman, ma anche interi sempre più tecnici e stampe minimal chic come quelli firmati Chromat. Dall’altra parte, invece, il leit motiv sceso in campo a Miami Beach, Florida, sembra puntare sui colori vitaminici e caraibici, su modelli dalle linee sinuose e femminili perfetti per esaltare ancora di più le curve e su un leggero tocco vintage richiamante proprio gli Eighties.
Minimale Animale non si lascia scappare l’occasione di far sfilare bikini e trikini effetto bondage su modelle con tanto di casco nella tonalità del nero dark per snellire ancora di più la figura. Intrigante e iper femminile la passerella di Tori Praver che presenta modelli super sexy come micro tanga oppure slip brasiliani resi ancora più eleganti dalle aperture sui fianchi e infine fasce con micro stampe e maxi volants. Palette cromatica che punta interamente sulle tonalità del rosa barbie e della carta da zucchero, con prevalenza di stampa tie-dye, per Luli Fama che porta in auge gli anni ’80 sfoggiando slip dai colori fluo.
Non manca naturalmente una particolare attenzione ai dettagli come i caftani dalle tonalità calde, i costumi a manica lunga e le culotte a vita alta perfette per adattarsi sul corpo femminile come una seconda pelle. Per quanto riguarda i materiali molto interessante sembra essere la scelta di Mikoh Swimwear di puntare sul neoprene, che rende in pochissimo tempo il costume da bagno grintoso e di carattere data la potente somiglianza alla pelle e al lattice; mentre Caffè Swimwear non si lascia scappare l’occasione della Miami Swim Week per sfoggiare costumi con top a triangolino impreziositi dalla seta, il tessuto numero uno dell’eleganza.