Moda organica per Gucci: le borse diventano ecologiche

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L’ambiente in primo piano sulle passerelle. Dopo la Climate Revolution di Vivienne Westwood, il messaggio contro la caccia agli orsi polari di Stella McCartney e la Fashion Duel di Greenpeace, anche Gucci ha lanciato sfida per una moda più ecologica. La maison fiorentina ha ben compreso, che l’eco-sostenibilità non è una tendenza moda, ma un vero e proprio impegno sociale che richiama l’attenzione di molti consumatori responsabili. Dal 2010 il brand ha avviato un programma per ridurre progressivamente l’impatto ambientale delle proprie produzioni ottenendo la certificazione ambientale Iso 14001. Da allora il suo impegno come “sostenitore di lusso dell’ambiente” non si è mai fermato.

Dopo la collaborazione con il Green Carpet Challenge, fondato da Livia Firth e la National Wildlife Federation, in cui si è data vita alla prima linea di 3 borse a deforestazione zero, chiamata “Gucci Green Carpet Challenge” certificate dalla Rainforest Alliance, dove sono stati applicati nuovi standard di certificazione nel campo dell’ecologia e della tracciabilità dei pellami, monitorando così tutta la filiera produttiva, che va dall’allevamento dell’animale sino alla concia della pelle assicurando con un passaporto, che accompagna ciascuna borsa, che non venga intaccato in nessun modo l’ecosistema della foresta Amazzonica, Gucci ha intrapreso la strada dell’organico.

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La maison fiorentina, grazie al grande successo dei suoi prodotti di pelletteria, ha infatti annunciato di aver sviluppato una nuova metodologia la quale consente di ridurre al minimo l’impatto ambientale della conciatura. L’innovativo processo a cui si è giunti dopo vari mesi di studio si basa sull’uso di un agente conciante di origine organica, il quale permette alle pelli conciate e alle acque di scarico delle concerie di essere prive, alla fine del processo, di materiali pesanti. Il primo prodotto firmato Gucci ad essere realizzato con questo processo sarà la borsa Bamboo, disponibile in versione metal free nei negozi della celebre maison a partire dal prossimo novembre 2013. In corso ci sono altre sperimentazioni affinché il processo venga esteso anche ad altri pellami storici del brand da poterli così inserire nelle prossime collezioni.

Questa nuova tecnologia va oltre il concetto di conciatura priva di cromo, in quanto permette di eliminare i materiali pesanti  e allo stesso tempo di mantenere alti i livelli di qualità. Molti sono i benefici a livello ambientale che questa metodologia apporta. Innanzitutto l’assenza di metalli nell’agente conciante consente anche di migliorare la qualità delle acque reflue prodotte dalla conciatura, nonché un considerevole risparmio di acqua nel processo stesso.

Gucci risulta essere il primo marchio nel settore del lusso ad aver intrapreso, coerentemente con l’approccio sostenibile al business,  la strada della concia metal free. Questa importante innovazione entrata in casa Gucci e sviluppata in stretta collaborazione con una conceria della filiera della maison, testimonia la forza del brand e l’efficacia di un’integrazione verticale. Innovazione e sostenibilità coniugate con termini come qualità, rispetto della tradizione ed ecologia offrono nuove opportunità, che il settore del lusso dovrebbe far proprie affinché si realizzi una produzione più ecosostenibile in tutto il campo della moda. I nuovi metodi di produzione ecologica sono stati sviluppati in collaborazione con Blutonic, una conceria toscana controllata da Gucci al 51% e già suo fornitore storico di pelli, già certificata secondo lo standard internazionale ambientale Iso 14001. Questa nuova metodologa è perfettamente in linea con gli obiettivi di sostenibilità fissati dal gruppo Kering, di cui lo stesso Gucci fa parte, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati dal gruppo stesso per il 2016 per i propri marchi appartenenti sia al settore del lusso sia a quelli dello sport e del lifestyle.

“Oggi più che mai i consumatori preferiscono essere associati a marchi attenti e responsabili. Attraverso le nostre attività umanitarie, filantropiche ed ecosostenibili vogliamo che Gucci non sia solo sinonimo del Made in Italy, ma anche del Made with Integrity”.

E’ così che Frida Giannini, direttore creativo di Gucci, spiega la causa ambientalista sposata dal marchio italiano. Una dedizione per l’ambiente diventata una vera e propria sfida, che ha introdotto nel suo portfolio di iniziative un vasto programma eco-friendly raggiungendo risultati importanti. Uno dei vari progetti in cui la maison Gucci si è impegnata è stato quello del sostegno della campagna internazionale contro il sandblasting, ovvero la tecnica usata per dare ai jeans l’effetto di scoloritura attraverso un trattamento chimico altamente nocivo, che provoca la morte per silicosi per migliaia di operai.

Occhiali Gucci in Liquid Wood
Occhiali Gucci in Liquid Wood

Tra gli altri prodotti eco-friendly, che sono stati sviluppati, troviamo una linea di occhiali ecologici realizzati con materiale acetato, che contiene elementi naturali, un sandalo biodegradabile e un ultimo modello di occhiali da sole realizzati in Liquid Wood, materiale anch’esso biodegradabile.

Oltre ai prodotti a basso impatto il brand in collaborazione con Safilo ha realizzato un nuovo packaging eco-friendly creato con carta certificata FSC ( Forest Stewardship Council ) e riciclabile al 100% utilizzato anche per tutte le collezioni eyewear. Per questa stagione l’impegno di Gucci prosegue anche con una linea di innovative sneakers a basso impatto ambientale, caratterizzate da una suola in bio-plastica, composto degradabile utilizzato al posto della plastica tradizionale, rispetto alla quale subisce un processo di decomposizione più breve senza rilascio di rifiuti.

Convinto sostenitore della necessità di una efficace compenetrazione tra moda e sostenibilità, il marchio della doppia G ha abbracciato l’importanza del valore della sostenibilità nella strategia d’azienda, evidenziando ciò anche attraverso il nuovo logo dedicato alle attività volte al sostentamento sociale e ambientale, dove una delle due G, la prima, è di colore verde. La parola Responsability ai piedi del logo testimonia un’identità e i valori, che fanno parte del DNA dell’azienda, che da sempre si distingue per la forza con cui porta avanti le proprie politiche sociali.

 

 

 

 

 

 

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