A Parigi l’arte è di casa. Lo è la moda, lo è la pittura e lo è anche la fotografia. A celebrare la straordinaria tecnica dello scatto infatti c’è Paris Photo, l’esposizione nota a livello internazionale che da sempre attira l’attenzione di collezionisti, appassionati o semplici curiosi. Giunta alla sua diciassettesima edizione, Paris Photo 2013 si è svolta dal 14 al 17 Novembre e ha accolto per l’esattezza 55’239 visitatori, i quali hanno invaso non soltanto le sale del Grand Palais, luogo principe della manifestazione, ma anche le strade della capitale francese. In tutta Parigi, infatti, si sono svolte manifestazioni, mostre ed eventi che hanno reso la città parte attiva della kermesse.
Il calendario dell’edizione diretta da Julien Frydman è stato comunque piuttosto fitto. Tra le sezioni speciali, prende posto quella dedicata alle Acquisizioni recenti, in cui l’Instituto Moreira Salles, The Art Gallery of Ontario e The Museum Folkwang hanno presentato al pubblico le ultime opere accolte e la loro gestione all’interno dei musei. La parte dedicata alle Collezioni Private ha invece messo in risalto il ruolo fondamentale e indiscutibile dei collezionisti privati, i quali così facendo favoriscono e diffondono l’arte della fotografia.
Oltre ai più importanti maestri delle immagini, quali Irving Penn, Robert Capa, Helmut Newton, hanno avuto il loro spazio anche nomi emergenti. Grande importanza è stata attribuita ai giovanissimi vincitori della SFR Jeunes Talent Competition, concorso giunto alla settima edizione. Due ulteriori entusiasmanti contest hanno premiato invece i migliori libri di fotografia: Photobook of the year e First Photobook hanno selezionato trenta vincitori, offrendo loro un momento di gloria importante durante la fiera. Il ruolo fondamentale rivestito dai libri in questo campo è dimostrato anche dall’intera sezione dal titolo Open Book, che raccoglie tutti i volumi fotografici che hanno fatto la storia della tecnica tanto celebrata.
Ma Paris Photo non è solo esposizione, ma anche dibattito: a dirigere The Platform, lo spazio dedicato ai numerosi talk in programma, ci sono stati Nicolas Bourriaud, direttore della Ecole nationale supérieure des beaux-arts de Paris e Chantal Pontbriand, critica d’arte e curatrice di eventi. Gli incontri hanno affrontato tematiche differenti: dal cambiamento globale del concetto di immagine alla ricerca e alla sperimentazione enciclopedica fino ad approdare ai limiti e ai confini tra pittura e fotografia.
Un ruolo importante è stato svolto anche dai partner dell’evento. JPMorgan ha presentato le migliori foto della collezione JPMorgan Chase Art Collection. BMW Art & Culture ha offerto visibilità a Marion Gronier, vincitrice del premio Bmw Residency 2012 presso il Museo Nicéphore Niépce, e ai suoi lavori sulla figura umana e sulle sue maschere. Uno stand poi è stato dedicato da Leica Camera a Cedric Gerbehaye e ai suoi lavori realizzati con una Leica Monochrom. Lo stilista italiano Giorgio Armani, infine, ha raccolto le migliori opere di tredici fotografi legate da un unico fil rouge: l’acqua. La collezione prende infatti il titolo di Acqua#4 ed è un modo per testimoniare una passione nei confronti dell’elemento naturale quanto anche l’impegno concreto in progetti sociali come Acqua for life.
Il Novembre parigino è dunque dedicato al mondo della fotografia, a quell’arte che, a detta di Henri Cartier-Bresson è in grado di “raggiungere l’eternità attraverso il momento.”