Nel settore dell’eco-sostenibilità non solo la plastica è il materiale più riciclato ed utilizzato per la realizzazione di abiti. Una fibra vegetale, che ultimamente ha avuto molto successo nel campo della moda, è il sughero. Che esso, grazie alle sue caratteristiche avesse un elevata elasticità ed impermeabilità a liquidi e gas lo sanno tutti, ma non tutti forse sanno che ciò avviene in quanto le cellule del tessuto del sughero sono piene d’aria e quindi scarsamente permeabili all’acqua.
La storia del sughero, che diventa materiale per la realizzazione dei capi, ha inizio come una fiaba nel 1998.
“Suberis”, appellativo con cui è stato ribattezzato il materiale, dal nome latino della quercia da sughero, non è nato nel centro ricerche di una grande azienda, ma in cucina, frutto dell’intelligenza e dell’intuizione tutta al femminile di Anna Grindi. Amante sin da piccola di aghi, stoffe e fili, questi strumenti sono diventati col tempo i suoi principali mezzi di lavoro per cucire nel suo atelier a Tempio Pausania abiti da sposa. La quercia da sughero, che è una pianta caratteristica delle regioni Mediterranee, cresce proprio in quelle zone ed ha sempre attratto la sua attenzione tanto da riuscire ad utilizzare nei suoi lavori di sartoria il materiale ecologico, dopo aver trasformato la fibra vegetale da fogli rigidi delle cortecce in tessuto da sogno. Il risultato della lavorazione del sughero è infatti “una nuova pelle”, chiamata “the vegetable skin”.
Dopo anni di collaborazioni con le più grandi maison di moda, Anna Grindi, è riuscita a brevettare sempre meglio il modo di lavorare questo antico materiale della tradizione sarda, rendendolo elemento attivo delle sue idee di moda. Dai preziosi capi di abbigliamento, impreziositi da pregiati ricami, agli accessori come scarpe e borse, fino ad arrivare ad elaborazioni di complementi d’arredo eleganti e di pratico utilizzo in casa.
Tessuto non tessuto, Suberis trasforma in realtà il sogno di creare attraverso ciò, che Madre Natura ha già creato, senza inquinare l’ambiente e danneggiarlo. Leggero e vellutato, sprigiona voluttuose sensazioni tattili risvegliando profonde emozioni, che riconducono alla terra. Materiale cento per cento naturale, è antibatterico e antiallergico, nonché pratico, lavabile in lavatrice e a prova di ferro da stiro.
Composto da un foglio di sughero dello spessore di qualche millimetro, Suberis è incollato su supporti naturali come cotone, seta, canapa, pelle ed altro. Per produrlo non occorre abbattere le querce da cui deriva, che possono vivere per più di 300 anni, ma gli alberi vengono decorticati e la corteccia può essere di nuovo colta nove anni più tardi.
In tutte le varie fasi della lavorazione vengono usati materiali e procedimenti del tutto naturali. Della parte nobile della corteccia la signora del sughero estrae foglie di morbido e pregiato materiale, che attraverso la sua tecnica innovativa e segreta nei suoi laboratori di Tempio Pausania, nel cuore della Gallura, lavora fino a realizzare rulli di tessuto, che si presentano in rotoli di 140 centimetri d’altezza, disponibili anche come “filati”, ideali per la realizzazione di tappeti su telaio, considerata questa una soluzione eccellente per ogni tipo di produzione di capi di vestiario, che va dalla lavorazione industriale a quella a mano.
Leggero come la seta e morbido come il suede, questo prezioso tessuto dalle mille proprietà, come quella di essere antimacchia, antigraffio, impermeabile, termoisolante e praticamente indistruttibile, lo rende oggetto di culto e creatività per molti stilisti, che possono realizzarci una miriade di oggetti.
Vestiti, borse e accessori, ma non solo. Questo innovativo materiale viene usato anche nell’arredamento d’interni per abitazioni, nel rivestimento di sedie, poltrone, tendaggi e lampade; nelle automobili per i rivestimenti interni e la selleria, ed è immancabile nel settore nautico. Queste sono solo alcune delle principali applicazioni di Suberis, che ha caratteristiche spesso superiori ad altre materie, naturali e sintetiche.
Per quanto riguarda i colori il sughero mantiene i toni naturali del giallo ocra e dell’écru con sfumature date proprio dall’imballaggio dei differenti lembi di corteccia, o viene tinto con toni caldi e colori naturali per ottenere nuances di grigio antracite e nero. Il rosso mattone, dal tono unico, richiama alla mente i mortai fenici nei quali i murici pestati davano vita al color porpora, trasferendo a questi capi un effetto cromatico naturale e vissuto.
Suberis, oltre a rispondere al desiderio di ecologia, risulta anche molto più resistente ed elastico delle pelli animali, coniugando insieme l’utilizzo di materiali alternativi con un design di spiccata tendenza e praticità nella vita quotidiana. Il connubio tra creatività, virtù e glamour dei prodotti, che si realizzano con questo tessuto così versatile ha un alto valore aggiunto, facendo del sughero l’essenza principale della nuova moda. Grazie anche ai numerosi vantaggi derivanti dai brevetti, che Anna Grindi ha presentato in ogni parte del globo, si è potuto dare maggiore credibilità al prodotto da parte dei clienti, offrendo anche una maggiore considerazione alla società nel contesto di richiesta di finanziamenti statali, europei o regionali.