Se c’è un argomento che di questi tempi è davvero sulla bocca di tutti, non può essere che uno solo. No, non è il governo di Enrico Letta e nemmeno il matrimonio della Marini, ma il film sbanca botteghini acclamato da critica e pubblico, in programmazione in tutte le sale d’Italia: “Il grande Gatsby”. Tratto dal capolavoro di Francis Scott Fitzgerald, vivido ritratto di un’epoca ignara e illusa, tutta lustrini, paillettes e divertimento, è una trasposizione luhrmanniana del romanzo, con grandi protagonisti, come Leonardo Di Caprio nei panni di Gatsby, Carey Mulligan in quelli di Daisy, la sua amata, e Tobey Maguire, in quelli del giovane agente di borsa Nick Carraway. Una vicenda ambientata negli Anni Venti, che necessita per forza della capacità narrativa della moda, un’arte che riesce a raccontare storie senza le parole.
“Gli anni Venti sono stati, in pratica, la nascita della moda del ventesimo secolo per come la conosciamo noi. Subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, abbiamo assistito all’abbandono delle pesanti sottovesti Vittoriane, abbiamo visto le prime gonne corte e una certa libertà sessuale femminile che permise di vestire un po’ più discinte. Questo ha portato a un esuberante stile decorativo che ha rappresentato la chiave di volta per la moda”, così racconta l’ispirazione per i costumi di scena Catherine Martin, costumista del film nonché moglie del regista Baz Luhrmann. “Per i costumi maschili ci siamo ispirati all’inizio del decennio, perché volevamo una linea più snella. Per i costumi femminili ci siano ispirati alla moda della fine del decennio, un periodo in cui c’era più consapevolezza delle forme”. Ne sono nate creazioni bellissime, luccicanti e leggere, retro ma assolutamente contemporanee, realizzati in brillante lamé metallico iridescente, paillettes, taffetà di seta, pelliccia colorata e velluto, e abbinati a fantastici cappelli, calzature e accessori.
Abiti capolavoro che gireranno il mondo in una mostra itinerante dal titolo “Catherine Martin and Miuccia Prada Dress Gatsby”, già inaugurata a New York in occasione della prima del film e che ora è a Cannes per la 66° edizione del Festival del cinema. Assieme alla Martin, ha collaborato alla creazione dei costumi la grande Miuccia Prada, da sempre ispirata dagli Anni Venti per le sue collezioni.
Ora, dopo New York e Cannes, la mostra approderà a Tokyo, all’Epicentro Prada, dal14 al 30 giugno e, infine, all’IFC Mall di Shanghai da metà luglio.