Un rossetto gigante sul palcoscenico, un’imponente mappa che segna il percorso Sidney- Alice, un viaggio. Si apre il sipario…Ladies and gentleman benvenuti al musical “Priscilla, la regina del deserto”.
Tratto dall’omonimo film cult “Le avventure di Priscilla la regina del deserto” – film commedia, vincitore, tra gli altri, di un Premio Oscar e del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes, diretto da Stephan Elliott, con Guy Pearce (Adam), Terence Stamp (Bernadette) e Hugo Weaving (Tick) –il musical narra la storia e le peripezie di Tick, Bernadette e Adam, insoliti ed eccentrici artisti che, grazie ad un ingaggio, decidono di lasciare la routine e la vita noiosa di Sidney per portare il loro spettacolo di Drag Queen nell’entroterra australiano. Un’avventura travolgente, e soprattutto divertente, “on the road” di tre amici che, tra battibecchi e siparietti comici,a bordo di un vecchio bus rosa soprannominato Priscilla, partono per un viaggio attraverso il deserto dell’Australia alla ricerca di amore e amicizia, finendo per trovare ad Alice Springs molto più di quanto avessero mai immaginato, molto più di uno spettacolo!
In scena al Teatro Brancaccio di Roma dal 24 gennaio e fino al 21 aprile, dopo il grande successo a Milano, habemus Priscillam, la regina del deserto, lo spettacolo che, facendo concorrenza ai devoti delle Loro Santità (in carica ed emerita) ha conquistato anche il pubblico della Capitale.
Una travolgente colonna sonora di intramontabili hit suonate dal vivo, “I Will Survive”, “Material Girl”, “Finally” e “It’s Raining men” (signore, scarpe comode si balla in teatro), da una band di 8 elementi, una raffica di battute esilaranti, oltre 500 magnifici costumi (chapeau ai costumisti e agli stylist) ed un cast di artisti di incredibile talento guidati da Simone Leonardi meraviglioso e pungente nella parte di Bernadette; lo spumeggiante Mirko Ranù anima, e soprattutto corpo (e che corpo!), dell’irriverente Adam/Felicia; Antonello Angiolillo che con grande versatilità dà vita al complesso ruolo di Tick/Mitzi giovane papà gay; pazzesche le voci delle Divas: Loredana Fadda, Valentina Ferrari e Elena Nieri, ciliegina sulla torta di uno spettacolo già perfetto; tenera l’interpretazione magistrale di Maurizio Arena affidabile e rassicurante personaggio di Bob, che tre delle signore in sala sedute accanto a me avrebbero voluto volentieri portare all’altare appena uscite da teatro.
Priscilla, a dispetto di ogni previsione, non è il nome della prima attrice ma un bus di 7 tonnellate e oltre 7 metri di lunghezza (una signorina paffuta) completamente ricoperto di led colorati che spicca al centro del palco, e ruba maestosamente la scena. Sfavillante capolavoro firmato dal regista Simon Phillips, il musical porta in scena un cast di incredibile talento e professionismo guidato, anche per la stagione 2012-2013, dai suoi magnifici protagonisti.
Una mostra pittorica dell’artista riminese Luca Giovagnoli che, con grande entusiasmo, ha accolto la richiesta di scandagliare la poetica dello spettacolo e di trasmettere le suggestioni oniriche e fascinose del musical, fa da magica cornice all’evento con opere uniche ed esclusive, realizzate con tecniche miste su tela e connotate da uno sguardo che si posa, complice e divertito sui protagonisti del musical, trasfigurandoli in icone pop.
Priscilla debutta per la prima volta in assoluto a Sidney nell’ottobre 2006 e conquista le platee di tutta Australia diventando subito lo spettacolo di più grande successo di tutti i tempi con oltre un milione di spettatori. Due anni dopo, la Prima nel prestigioso Palace Theatre di Londra; debutta a febbraio 2011 a Toronto, a marzo 2011 il bus rosa arriva a Times Square e conquista Broadway diventando un Must See per tutti, a dicembre 2011 a Milano il debutto assoluto italiano, a marzo 2012 la nuova produzione approda a San Paolo in Brasile.
Priscilla è un musical che arriva dritto al cuore. Dietro gloss, glitter, piume e ciglia finte c’è una storia, un soul affascinante dal tocco glam che tratta tematiche sociali scomode per alcuni, necessarie per altri. Una terapia del buon umore, uno spettacolo che rivedresti ancora e ogni volta sarebbe come la prima per cogliere tutte le sfumature, i giochi di luci e di costumi che arricchiscono la scena e non distolgono lo sguardo dai veri protagonisti, gli attori e le loro fantastiche voci.
Vivere la vita intensamente e con ironia nonostante le sue difficoltà, questo ci insegna Priscilla. Senza cadere nella più banale retorica, il musical è uno stimolo per ridere delle brutture esistenziali (per chi ovviamente le considera tali) e affrontarle con serenità “together”(lacrime personalmente trattenute al momento di questa meravigliosa song in scena). I temi trattati sono quello della famiglia ,nel senso più canonico e costituzionale del termine uomo-donna-bambino (ops il papà è gay, fa lo stesso?), dell’amicizia (obviously), dell’accettazione (molti avranno evitato il suicidio dopo aver visto il musical) e dell’amore che può arrivare in tarda età anche per una anziana “signora” già vedova come Bernadette. Un mix perfetto di sentimenti e ironia in uno Spettacolo, con la S maiuscola, irriverente e non convenzionale, il più bello visto in scena negli ultimi anni.
Priscilla in numeri
190.000 biglietti venduti a Milano, 6 mesi di tenitura con un’ultima settimana di repliche sold out e primo Musical in classifica nelle vendite Ticketone, oltre 18mila fan su facebook, 400mila visualizzazioni del sito ufficiale, ogni sera una standing ovation e solo grandi consensi: questi i numeri e il risultato a Milano di “Priscilla La Regina del Deserto, Il Musical” dopo le repliche della scorsa stagione e quelle appena passate di novembre e dicembre, che premiano l’importante progetto del Gruppo MAS guidato dall’imprenditore Daniele Luppino che, con un First Class musical da 8 milioni di euro come Priscilla, hanno prodotto il più grande musical mai realizzato in Italia. Infatti, l’allestimento scenotecnico è identico all’imponente versione di Broadway, senza nessuna riduzione.
Dal suo debutto ad oggi Priscilla ha ricevuto molteplici Premi e Riconoscimenti internazionali, tra cui un Olivier Award; un What’s on Stage Award come Best New Musical; un Best Musical Of The Year al SOBOM Awards (Society Of Box Office Managers); e un Tony Award per i Migliori Costumi.