A cura di Cristina Cofano
Un, deux, trois, quatre…Un, deux, trois, quatre…Come una formula, una melodia, un mantra non appena si entra in una scuola di danza. Tutte in fila, perfette nel loro portamento impeccabile e con l’aria sognante, le ballerine sono simmetricamente allineate alla sbarra, ripetendo in modo naturale i loro movimenti sinuosi. Vestite di solo tulle leggero ad evidenziarne la delicatezza, come steli di fiori appena sbocciati dai colori tenui come il rosa, il bianco o il beige.
La ballerina, la scarpetta più femminile di ogni tempo perchè avvolge il piede come un guantino evidenziandone la bellezza, la sinuosità e la forma nasce nel 1884. La prima scarpa che ogni bambina vuole indossare perché simbolo di libertà: la sua prima scelta di stile. Espressione, come la danza, del proprio io, unico, eccentrico, etereo.
Così Repetto ebbe l’idea di crearne una linea per lo street style.
Riproducendola con materiali più resistenti così che qualunque donna potesse sentirsi libera come una première étoile.
Il suo successo? L’arcobaleno di colori e materiali a disposizione, oltre alla sua comodità, dovuta alla scelta di un pellame di altissima qualità. La scarpa che non è una scarpa perché è come avere le ali con delle ballerine ai piedi. Spesso considerata la meno sexy dal genere maschile, forse invidioso di una bellezza a cui non poteva accedere, a distanza di un secolo dalla sua nascita, viene oggi presentata nella collezione Fall/Winter uomo… confermando la libertà di espressione del proprio io dei nostri giorni.
Un, deux, trois… liberté.
Photo credits Repetto Official website