Torri d’acciaio e cemento si elevano al cielo nelle metropoli e megalopoli di tutto il mondo. La loro altezza è il simbolo dello sviluppo e del progresso delle nazioni. Disegnano tra le nuvole linee avveniristiche che strizzano l’occhio ai romanzi di fantascienza. Ma non sono nuvole bianche quelle che attraversano. Sononuvole cariche di smog e veleni, frutto di uno sfruttamento ambientale non sostenibile. Oggi si cercano finalmente soluzioni. Una di queste si chiama Masdar City, la prima città interamente ecosostenibile mai concepita.
Può essere il primo di una serie di progetti importanti. Nella lunga storia del progresso umano ci sono sempre stati i pionieri, uomini che hanno sfidato le leggi dettate dalle conoscenze acquisite e che hanno rischiato per realizzare un progetto che sembrava impossibile. Scommessa il più delle volte vinta. È paradossale che la difficile scommessa di creare una città ecosostenibile sia oggi lanciata proprio da una delle metropoli dove lo spreco è di casa, Abu Dhabi, il gioiello tecnologico degli Emirati Arabi.
Ed è proprio a soli 17 km da Abu Dhabi che “sorgerà” Masdar City, che in arabo significa appunto “città sorgente”. Sorgente fa pensare a una nuova nascita, a una nuova vita. Ma fa pensare anche a una fonte. Le fonti di energia, quella nuova, naturale ma pulita, che verrà positivamente sfruttata per creare un paradiso privo di inquinamento. L’energia del sole e del vento, che nel deserto non mancano di certo e che saranno le uniche ad essere utilizzate. Perché si sa che lo sfruttamento del petrolio non durerà all’infinito. Da qui l’impegno a ultimare Masdar City entro il 2020.
Al progetto prendono parte scienziati del MIT di Boston e architetti del gruppo Foster&Partners. Norman Foster è uno dei massimi esponenti al mondo dell’architettura hi-tech. Il suo progetto prende spunto dalla fisionomia classica delle città arabe, dalle medine. Masdar City si estenderà su una superficie di 6km² e ospiterà circa 50.000 abitanti. Pannelli ondulati costruiti con materiali innocui simili a terracotta proteggeranno la città di giorno dai violenti raggi del Sole, che verranno convogliati nei pannelli solari posti sulla sommità di ogni edificio per rilasciare di notte il calore sotto forma di energia.
Inoltre, una fitta rete di edifici, alternata a polmoni di verde, servirà a proteggere la città dalle elevate temperature desertiche creando al tempo stesso dei percorsi naturali per le correnti d’aria. Ma non ci sarà molto cemento. Ampie vetrate e giochi di specchi garantiranno ovunque la diffusione della luce naturale. Tutto allo scopo di minimizzare il consumo di energia.
Naturalmente non si circolerà con normali autoveicoli a benzina. Taxi automatizzati su binari e metropolitane superveloci garantiranno comodi spostamenti all’interno della città e verso l’aeroporto di Abu Dhabi. Ma questi servizi di trasporto saranno allocati esclusivamente al piano sotterraneo di Masdar City. Il livello di superficie sarà interamente dedicato agli spostamenti a piedi o in bicicletta, cosicché i suoi abitanti possano godere pienamente delle attrattive cittadine: parchi, avenue, anfiteatri, playground e piazze. Sembrerebbe un sogno. Intanto il nucleo della città è già in costruzione.
Per comprendere la vena ambiziosa che sostiene il progetto Masdar City basta ascoltare le parole che chiudono il video promozionale presente sul sito ufficiale, http://www.masdarcity.ae. “Masdar City è la città del futuro, un modello per il mondo intero. Un giorno tutte le città saranno come questa”.
By:: Gennario Cutillo
By:: Gennario Cutillo