Prada presenta “Past Forward”, il cortometraggio di David O. Russell

Prada presenta “Past Forward“, il cortometraggio firmato David O. Russell in collaborazione con Miuccia Prada. Il regista, candidato all’oscar e acclamato per film quali Il lato positivo e American Hustle immagina Past Forward come un paesaggio onirico, come un cambiamento della narrativa convenzionale con scene, personaggi e generi che si ripetono, si tramutano. Il cast stellare comprende Allison Williams, John Krasinski, Freida Pinto, Jack Huston, Kuoth Wiel, Sinqua Walls, Connie Britton, Paula Patton, Thomas Matthews, Jason Sklar, Randy Sklar, Garry Clemmons, Jason Clemmons e Sacha Baron Cohen.

Russell intende conferire il potere allo spettore. A lui lascia il compito di decodificare che cos’è l’esperienza, il sogno, il ricordo, attraverso una molteplicità di personaggi tutti facenti parte di un collage complesso.

La collaborazione con Prada è stata sancita durante una cena a New York, in cui la conversazione tra il regista la stilista e imprenditrice italiana si è spostata sulla natura del tempo, una riflessione tesa ad immaginare un numero infinito di noi stessi, un numero illimitato di esperienze che viviamo ogni giorno, cosa sia e dove trovare la bellezza.

Prada Official-past forward
Prada Official-Past Forward

 

La signora Prada mi ha offerto la possibilità di realizzare un’opera cinematografica, come un sogno, che si nutre di uno strano mistero, suspense, paura, pericolo, bellezza, conflitto, romanticismo, amore, identità e tempo“.

Un progetto che comprende una serie di idee allo stato grezzo, a cui sono associate una serie di domande: che cos’è la vita? il sogno? la memoria?. Past forward è un esperimento visivo e narrativo, è la storia che una donna ha visto in televisione a casa sua, o forse è un ricordo? Un sogno? O è possibile che siano tutte queste cose insieme?.

Prada Official-past forward
Prada Official-Past Forward

Fare questo film mi ha riacceso l’ispirazione. Ispirazioni provenienti da quadri e pittori che ho amato per gran parte della vita, e registi degli anni ’30 e precedenti, spiriti che vivono in immagini e sentimenti spettrali, come canzoni“.

Un viaggio cinematografico, una collaborazione riuscita che si prefigge come unico scopo la gioia di far arte.