Una cosmogonia simbolica puerile per la spring 2015 di Giuliana Mancinelli Bonafaccia

Designer di gioielli, divisa tra la passione per l’architettura, il non convenzionale, la ricerca materica, le contrapposizioni stilistiche e la bellezza, Giuliana Mancinelli Bonafaccia ha una potenza creativa ineffabile. Merito, forse, della sua curiosità onnivora che la porta ad esplorare mondi sempre diversi. E spesso metterli in relazione. E’ il caso della sua collezione spring 2015, in cui una cosmogonia simbolica puerile diventa il punto di partenza del processo stilistico. La costruzione dei volumi, infatti, è ottenuta attraverso un’architettura che esalta gli elementi fanciulleschi – chiodini saturi, mattoncini policromi, ingranaggi e rotelle – ed elimina il decorativismo eccessivo.


Ed ecco che le lastre di ottone, proposte nelle galvaniche oro rosa e verde, si combinano con il plexiglass per dare vita a bracciali fascianti e ciondoli ipergeometici. I tubolari in maglia metallica, invece, ricordano l’approccio faceto e dinamico dell’universo simbolico della designer. La palette di Giuliana Mancinelli Bonfaccia è lisergica e raggiunge il parossismo stilistico nei toni pastello e fluo del rosa, azzurro ortensia, ciliegia, glicine e giallo limone.

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