PRADA MARFA A RISCHIO DEMOLIZIONE
Settembre 2013
Il Prada Marfa potrebbe essere demolito. L’installazione artistica del duo Michael Elmgreen e Ingar Dragset, infatti, è al centro di un dibattito sul confine tra arte e pubblicità. Ad accendere il dibattito ci ha pensato il Playboy Marfa, l’enorme installazione di Richard Phillips commissionata dalla stessa Playboy che ritrae una coniglietta gigante con un auto e posta nelle vicinanze del Prada Marfa. L’opera di Phillips è stata dichiarata come pubblicità illegale dall’Autorità stradale del Texas e la stessa sorte potrebbe toccare a quella di Elmgreen e Dragset.
Esistono, in realtà, delle differenze tra le due installazioni: la coniglietta di Playboy è stata commissionata all’artista dal brand, mentre nell’opera di Elmgreen e Dragset, Prada ha concesso il permesso agli artisti di utilizzare il nome e il marchio, senza essere coinvolti direttamente.
La mobilitazione è già partita: i fan del progetto Prada Marfa hanno creato il sito internet savepradamarfa.com e aperto un gruppo su Facebook per salvare quello che, come hanno ribadito gli artisti, rappresenta anche un punto forza per il turismo culturale, che è un importante fattore economico della regione.
L’ARTISTA 9271977 COLPISCE IL PRADA MARFA CHE DIVENTA TOMS MARFA.
Marzo 2014
Spray blu e adesivi Toms sul Prada Marfa. Si tratta dell’azione di guerrilla marketing sviluppata dall’artista 9271977 per promuovere il TOMS, il marchio di scarpe etico. Gli opuscoli lasciati intorni all’installazione di Elmgreen e Dragset, infatti, dichiarano che l’obiettivo del TOMS Marfa è quello di portare la più grande ispirazione ai consumatori per donare quello che hanno ai paesi in via di sviluppo colpito da malattie e corruzione.
“Non siamo collegati in nessun modo a questo incidente” ha dichiarato un portavoce di TOMS .