Un tempo il mecenate era colui che prestava il proprio denaro per foraggiare l’opera di un qualche artista degno di tali investimenti e di protezione; oggi è colui senza la quale generosità, molti dei capolavori dell’arte italiana, che tutto il mondo ci invidia, andrebbero in rovina, senza possibilità di appello.
A questa definizione corrisponde in toto la figura di Diego Della Valle, patron di Tod’s, che proprio ultimamente ha scelto di impiegare i propri risparmi per sovvenzionare la restaurazione del monumento simbolo dell’Italia: il Colosseo. Una mossa encomiabile, ma anche astuta dal punto di vista del marketing, che varrà alla sua azienda un ritorno in immagine e pubblicità senza precedenti.
Deve aver fiutato lo stesso affare anche Renzo Rosso, patron della Diesel, che potrebbe diventare il padrino di un’altra opera d’arte, patrimonio del nostro Paese: il Ponte di Rialto a Venezia. Il famoso ponte sul Canal Grande, infatti, necessita di consistenti restauri – si stimano lavori intorno ai 4 – 5 milioni di euro – poiché nelle ultime settimane sono caduti alcuni pezzi e così l’imprenditore veneto potrebbe diventarne il salvatore.
La conferma è arrivata direttamente dal sindaco della città, Giorgio Orsoni, che ha dichiarato: “Ci sono buone speranze che la Diesel sia interessata ad una sponsorizzazione importante, probabilmente quella del ponte di Rialto. C’è stato più di qualche contatto, ed entro i primi di settembre arriveremo a qualche definizione”. Tuttavia, la scelta del Ponte di Rialto non sarebbe al momento ancora quella definitiva. A settembre l’ardua sentenza.
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