Non si sono fatti aspettare, anzi. Sono arrivati perfino in anticipo i saldi del 2011. Le vetrine che esplodono e le persone che impazzisco. Le città, con la corsa agli acquisti, si sono trasformate in un via vai di gente, formicolante, che da una vetrina salta a quella successiva senza fermarsi neanche per un secondo.
Ma come spesso accade, soprattutto in questo genere di situazioni, bisogna sapersi tutelare come acquirenti. Prezzi che si alzano e poi si finge di fare uno sconto del 50 %. Questo e molto altro può capitare a chi dello shopping ne ha fatto uno stile di vita. Tra i “strani” incidenti che possono capitare a chi va per saldi molto comune è quello dipagare più del dovuto, oppure di essere ingannati dal cartello affisso dietro la cassa, dove si intima all’acquirente di non poter cambiare il proprio capo.
Ma attenti, non è assolutamente vero che una volta stampato lo scontrino, non si possono effettuare cambi, anzi. Ogni registratore ha il tasto di resa, utile proprio in questi casi. La responsabilità per tale errore infatti è tutta del venditore che non può scaricarla sull’acquirente.
Inoltre spesso capita che lo scontrino, garanzia per gli acquista, possa sbiadirsi. In questo caso, sarebbe utile farne una fotocopia, che vale come prova. Se l’acquisto invece non è avvenuto in contanti fa fede anche la ricevuta di pagamento con il bancomat e la carta di credito. Bisogna perciò diffidare dai tanti commercianti che espongono cartelli con l’avviso “non si fanno sostituzioni”.
Tra i rischi principali, inoltre, vi è quello di acquistare un capo che non sia nuovo, per non dire riesumato. I saldi veri sono quelli applicati sui capi della stagione in chiusura. Ma in tal caso, l’unica accortezza deve essere messa in atto dall’acquirente: comparare i prezzi e confrontare la qualità degli abiti esposti negli altri negozi, potrebbe salvarci dal prendere una bella fregatura.
Gli abusi commerciali, soprattutto in queste situazioni, sono all’ordine del giorno. Come quando si finge di dimenticare la fattura o di stampare lo scontrino. Bisogna pretenderlo: sia per tutelarsi, che per ottenere un buon rispetto della legge. Ma non è tutto, perché se si ci ritrova di fronte a comportamenti scorretti da parte del negoziante, una soluzione c’è. Si chiama Polizia municipale e, nel caso di reati fiscali, anche Guardia di Finanza, capace di tutelare i cittadini. Inoltre esistono anche associazioni di consumatori, organizzazioni sempre più impegnate sul fronte della lotta alle truffe e dei comportamenti poco trasparenti.
Quindi armatevi di questi consigli, munitevi di scarpette da ginnastica e iniziate la vera corsa agli acquisti. E si “saldi” chi può!
By: Valeria Pacelli