Dal 13 aprile al 5 maggio, la AOC F58-Galleria Bruno Lisi di Roma promuove la prima mostra italiana dedicata alla recente serie “Ascension” realizzata dal fotografo e scrittore britannico Matthew Smith, curata da Camilla Boemio e sostenuta dall’Arts Council England.
La serie è un viaggio interiore dell’autore, iniziato durante la pandemia. Le foto sono strutturate in una narrazione romanzesca, in relazione con la città e la natura, interagendo con i sogni e l’immaginazione, espandendola con il mondo che ci circonda e creando un contesto trasognato ed onirico. Il timbro è fortemente esistenziale, marca lo stato d’animo armonioso e di grazia nel quale Smith ha percorso un flusso nel quale raccontare una storia. Il lavoro del regista Andrei Tarkovsky ha avuto una grande influenza sul suo linguaggio, se ne possono ritrovare le tracce anche in questo corpo di lavoro.
“Ascension” si compone di fotografie scattate a Londra, Venezia e Tokyo, che esplorano un territorio nascosto della mente e del cuore, attraversando il mondo esterno composto da un paesaggio urbano ibrido. Sono state scattate durante un periodo di profonda instabilità nella vita nell’autore, soprattutto per la morte della sua prima moglie, e riflettono un viaggio interiore che l’artista aveva bisogno di completare, attraverso la paura e il dolore, per riprendere il coraggio e ritrovare la lucidità mentale.
La serie unisce la fotografia di strada, quella di paesaggio e quella astratta, per costruire un mondo integrato in cui la realtà è aperta a nuove chiavi di lettura; Ascension si muove attraverso la luce e l’oscurità, la vita e la morte, per “rendere visibile l’oscurità”.
Secondo Boemio: «Le immagini di questa narrazione sono una costellazione sorprendente della vita che si fonde con il personale e il collettivo, unisce il trascendente alla scoperta del paesaggio. Di fondo l’intensità emotiva dialoga con una profonda spiritualità, in questo stato il sublime si diffonde nei particolari, nella scoperta della luce, nell’incedere delle ombre e nell’apparire della luna nell’acqua. Uno slancio che ci regala la percezione della vita composto da un poetico vocabolario visivo. La vita ancora, e ancora, che si svela nei dettagli, regalando stati visivi complessi e intercalati le cui svolte inaspettate aprono mondi inesplorati».
Il progetto fotografico ha ricevuto la menzione d’onore ai Lucie International Photo Awards 2020, nella categoria professionale Analogico/Film: Fine Art, nonché le menzioni d’onore al Tokyo International Photo Awards 2022 e al Moscow International Photo Awards 2021.
Inoltre, il photobook di Ascension verrà pubblicato nella primavera di questo anno da Red Turtle Photobook, e includerà il testo completo in prosa-poesia, che Smith ha scritto per accompagnare le quarantasei immagini che compongono la serie fotografica.
About Matthew Smith
Matthew Smith è un fotografo e uno scrittore che vive aLondra, nel Regno Unito. La sua prima serie fotografica, Chora, è stata esposta da Hagi Art, a Tokyo, nel gennaio-febbraio 2020, e al Landabout, sempre a Tokyo l’anno successivo. Ha esposto Chora anche all’Arte Spazio Tempo di Venezia, nell’aprile 2021.Il suo primo romanzo è The Waking (pubblicato da Wundor Editions, nel 2017). La sua prima raccolta di poesie è Sea of the Edge(pubblicata da Wundor Editions, nel 2018). Le sue poesie sono state pubblicate su riviste e periodici tra cui: The London Magazine, Acumen, Envoi, Poetry SalzburgReview e Orbis. È stato il vincitore del London Magazine Poetry Prize, nel 2018. Ha vinto anche l’Orbis Readers‘Award nel marzo 2019.
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