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“Italia Metafisica”, a Foligno in mostra gli scatti del fotografo George Tatge

All’interno delle imponenti sale del Centro Italiano Arte Contemporanea (CIAC) di Foligno fino all’8 ottobre 2023 si potranno ammirare in tutta la loro raffinata bellezza gli scatti del fotografo George Tatge, in una mostra dal titolo: “Italia metafisica”, che porta in luce le tracce che l’uomo genera, produce e talvolta abbandona. L’esposizione è stata curata da Italo Tomassoni, nonché uno dei fondatori del CIAC di Foligno, di cui è il direttore artistico dall’inaugurazione nel 2009, inoltre la mostra è stata organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e dalla produzioni di Maggioli Cultura. Sono state presentate 66 immagini in bianco e nero, nelle quali sono rappresentate architetture, edifici minori e manufatti di ogni tipo che l’uomo lascia dietro di sé.

Italia Metafisica
Italia Metafisica

Un percorso espositivo caratterizzato da scatti semplici, ma allo stesso tempo ricercati per andare oltre l’immagine e leggerla in chiave artistica. George Tatge ha immortalato strutture architettoniche decadenti ormai in disuso, che non hanno nessun tipo di attrazione agli occhi dei passanti, ma per Tatge quei luoghi dicono molto di più di quello che rappresentano, nelle sue foto diventano gli unici protagonisti catturando l’attenzione dell’osservatore, il quale rimane affascinato dai piccoli particolari, come ad esempio la giusta angolazione, l’illuminazione, oppure un oggetto per cambiare completamente l’immagine e renderla “arte”. Una sezione è dedicata a Foligno, con scatti fotografici originali realizzati per l’occasione, che raccontano il mistero, l’enigma del nostro vivere e la convivenza del passato con il presente. Gli scatti immortalano scorci di paesaggi urbani di tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia con la leggendaria Deardorff, una macchina a soffietto da cui si ottengono negativi in bianco e nero di grande formato, con lo scopo di produrre immagini che ispirino ai visitatori uno sguardo lungo e approfondito. Il rapporto tra natura e uomo lascia il posto a un solo protagonista, l’uomo e ai suoi interventi sul territorio, con tutti i significati sociali, industriali e religiosi che comportano.

Italia Metafisica
Italia Metafisica

Che si tratti di rigorose strutture di epoca romana o di anonimi condomini, Tatge vede fondamentalmente una traccia, un’impronta profonda talvolta nascosta. Alcuni spazi ritratti possono farci pensare ai pittori del primo Novecento, ma in questo lavoro il termine Metafisico sottolinea un luogo fisico per esprimere un concetto astratto o un particolare stato d’animo. Le immagini di Tatge parlano un linguaggio poetico che mette fotografia e poesia sullo stesso piano, in quanto entrambe arti del frammento. George Tatge è nato a Istanbul nel 1951 da madre italiana e padre americano. Ha trascorso l’adolescenza tra l’Europa e il Medio Oriente e successivamente si è  trasferito negli Stati Uniti. Incominciò a studiare fotografia prima di venire in Italia, nel 1973, anno della sua prima mostra alla galleria Il Diaframma di Milano. Da allora ha esposto i suoi scatti in tutto il mondo acquistando fama mondiale e riscuotendo un grande successo. Nel 2010 gli è stato assegnato il Premio Friuli Venezia Giulia per la Fotografia. Gli scatti immortalati dal fotografo ci parlano nel loro silenzio, dove l’immagine parla un linguaggio autonomo nel quale l’apporto di interpretazione del reale si concilia all’azione dell’immaginario. Le immagini regalano rappresentazioni passate e presenti di nicchie, statue, ex- cinema, fabbriche dismesse, i lunghi rami di un’edera che durante i secoli si è completamente impossessata di un recinto metallico, oppure una bicicletta appesa tra i rami di un albero privo di foglie padroneggia accanto alla finestra di una casa attirando subito l’attenzione.

Italia Metafisica
Italia Metafisica

La fotografia è una metafora con  una grande  potenza espressiva, e in questa mostra  tale  potenza è percepibile in tutto lo spazio espositivo grazie ad un paese come  l’Italia, il quale ancora oggi può dare spunti di fascino per un “altrove” capace di rimuovere l’indifferenza che la modernità sta incrementando ogni giorno. L’ indifferenza che  non ci fa apprezzare luoghi comuni, che vengono troppo spesso etichettati come anonimi, ma grazie alla sensibilità e l’ abilità di artisti come George Tatge riportano all’attenzione dell’osservatore realtà dimenticate, dove l’arte diventa la vera e unica protagonista.

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