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Roma, alla Galleria La Nica la presentazione del libro “Villa Borghese”

Martedì 21 marzo, alle ore 18.00, si terrà alla Galleria La Nica di Roma, sita in Via dei Banchi Nuovi 22, la presentazione del libro “Villa Borghese“, con testi dei due scrittori Elisabetta Rasy ed Emanuele Trevi e fotografie di Lorenzo Capellini, artista di cui La Nica ha curato una personale nel febbraio 2022 dal titolo “Con_fondersi”. Durante l’evento, al quale parteciperanno i tre autori, saranno esposte alcune delle fotografie più significative di Capellini contenute nel libro.

Roma, Villa Borghese
Roma, Villa Borghese

“Villa Borghese” è l’ultimo volume della collana I luoghi dei sentimenti, edita da Minerva Edizioni, ideata da Lorenzo Capellini, realizzata in collaborazione con amici scrittori e dedicata ai luoghi da loro amati. Elisabetta Rasy ed Emanuele Trevi attraverso i loro ricordi
da bambini e Lorenzo Capellini con le sue fotografie raccontano le atmosfere ed i colori di una delle ville romane più ricche di testimonianze artistiche e paesaggistiche: Villa Borghese.

Il volume “Villa Borghese”, Minerva Edizioni
Il volume “Villa Borghese”, Minerva Edizioni

Originario di Genova, Lorenzo Capellini inizia la sua carriera giovanissimo nel 1958 a Londra collaborando con il “Mondo” di Mario Pannunzio e realizzando servizi e documentari per la Rai. Tornato in Italia dopo un periodo vissuto in Africa, concentra il suo lavoro soprattutto sugli artisti e sulla fotografia industriale, sulla moda, sull’architettura e sull’arredamento. Per anni è il fotografo ufficiale della Biennale di Venezia e del Teatro Comunale di Bologna. Negli oltre sessant’anni di carriera Lorenzo Capellini ha potuto conoscere e fotografare tanti illustri personaggi del Novecento: da Moravia a Hemingway, Mandela, De Chirico, Parise, Audrey Hepburn, Alessandra Ferri e Sylvie Guillem, Portoghesi, Henry Moore, Pavarotti, Muti, Antonioni, Pasolini, Marisa Berenson. Ha al suo attivo più di 250 mostre fotografiche, tra personali e collettive, tra le quali spicca quella che lo vede protagonista nell’89 al Centre Georges Pompidou di Parigi, ed ancora oggi continua incessantemente a girare il mondo e a lavorare con grande passione e dedizione.
L’evento, che si terrà dalle ore 18.00, sarà ad ingresso libero e fino ad esaurimento posti.

Photo credits Pro Loco Roma & Courtesy of Press Office

Premio Strega | Emanuele Trevi – Qualcosa di scritto

La storia quasi vera di un incontro impossibile con Pier Paolo Pasolini

Qualcosa di scritto è il titolo dell’Appunto 37 di quello stranissimo prodotto letterario che è Petrolio di Pier Paolo Pasolini, che insieme al film Salò e le 120 giornate di Sodoma costituisce l’ultima traccia tangibile dell’esistenza dello scrittore. Qualcosa di scritto è anche il titolo del romanzo di Emanuele Trevi, un testo singolare in cui l’autore, sullo sfondo di una vicenda autobiografica tenta di interpretare Petrolio come se si trovasse di fronte al cadavere di Pasolini. Per questo romanzo, Trevi si avvale un’idea semplice, e forse già sentita, secondo cui l’opera, se veramente punta a essere strumento di conoscenza profonda che “spinga sempre un po’ più oltre la possibilità dei singoli”, deve possedere qualcosa di corporeo e organico che porti in sé la traccia di una trasformazione materiale e irreversibile. Paroloni per dire fuffa, insomma. Da bravo sborone qual è, Trevi decide di accostare, capitolo per capitolo, un numero finito di immagini, su cui ritorna ricorsivamente lasciando al lettore il compito di rintracciarne le corrispondenze. L’andamento del romanzo non è lineare, al punto che è difficile parlare di narrazione vera e propria.

Valutazione: l’opera merita. È complicata, ma merita. Avrebbe pure potuto vincere il Premio Strega. Il problema è che quando hai girato l’ultima pagina ti ritrovi con gli occhi a spirale come quelli di Will Coyote. Speravo che la giuria non se ne accorgesse.

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