Iconici ritratti della bellezza femminile, moda, arte, cinema, una vera e propria full immersion nei meandri più segreti dello splendore della fotografia, è questa l’aria che si respira già dallo scorso ventisette febbraio al Gagosian Gallery Roma. A pochi passi dal cuore della movida capitolina, la celebre galleria, ospiterà fino al prossimo undici aprile i capolavori di uno dei talenti della fotografia della moda italiana ed internazionale del ventesimo secolo Richard Avedon. Alla mostra intitolata “ Avedon Beyond Beauty” sono presenti la maggior parte delle fotografie di moda e molti dei ritratti femminili realizzati dall’artista durante la sua prestigiosa carriera.

Nell’arco dei sessanta anni di lavoro, Avedon ha avuto il piacere di immortalare con originalità, umorismo ed intuizione, sia donne famose che sconosciute, celebrità, modelle e persino parenti ed amici. In tutti i capolavori presenti alla mostra, appare evidente il punto di vista personale dell’artista sul potere della immagini fotografiche. Secondo Avedon, infatti, proprio la fotografia ha il potere di evocare la personalità e raccontare la vita di ogni singolo soggetto, considerando pose, atteggiamenti, capi d’abbigliamento e accessori, come caratteristiche vitali e rivelatrici di un’immagine.

Fin dall’inizio della sua carriera da professionista, la padronanza della composizione, dell’ambientazione, delle circostanze, e il rifiuto di distinguere tra fotografia artistica e commerciale, hanno dato vita ad un corpus di lavori di grande effetto. Gli ingredienti fondamentali della sua audace sperimentazione, si ritrovano soprattutto nella fiducia e nella complicità tra se stesso ed i suoi soggetti: da una Gloria Vanderbilt in posa come un cigno, al viso d’angelo di Cheryl Crane, figlia dell’attrice Lana Turner, che Avedon aveva fotografato dopo che era stata scagionata dall’accusa di omicidio. Nel suo repertorio non manca il volto di Jean Shirimpton che indossa i meravigliosi abiti di Pierre Cardin e di Malgosia Bela e Gisele Bundchen avvolte in un provocatorio Dior.

Il suo contributo alla moda è consacrato dalle innumerevoli foto pubblicate sulle maggiori testate giornalistiche di moda, tra cui Harper’s Bazaar con il quale inizia la sua carriera, Vogue, e The New Yorker. Numerose anche le mostre organizzate in suo onore dopo la sua morte avvenuta nel 2004.Mescolando design e fotografia le immagini di Avedon hanno stabilito nuovi riferimenti storico-artistici. I ritratti indimenticabili, gli scatti all’aperto e le fotografie di moda, attribuiscono alla sua carriera un carattere di testimonianza sociale e di innovazione stilistica di influenza e rilevanza ineguagliabile.