SOUNDTRACK: Florence + The Machine – Howl
Riconoscibilità, pulizia e semplicità delle costruzioni ispirate al razionalismo architettonico italiano, necessità imprescindibile di raccontare la bellezza. Ecco la classe di Marco Grisolia. Molto più di un brand, tra arte e tayloring, trionfa l’estetica multiforme di un giovane talento italiano selezionato da Vogue Talents tra gli astri nascenti nel firmamento della moda.
Suggestioni materiche e alternanza sapiente tra georgette armate, organze cangianti e tessuti tecnici come il nylon attraversano la collezione “Elliptical Path”. Un mood giocoso impreziosito nell’intera linea da filigrane metalliche oro e argento che rievocano gli anni Ottanta. Forme geometriche, squadrate, linee pulite. Baschine elastiche a contrasto con una silhouette stilizzata, incontro perfetto tra asimmetrie e proporzioni. Un accento sui colori che variano dal candy dell’avorio al rosa cipria, al verde cristallino fino al terracotta. Must la borsa da giorno monolite ( by Spazio If ) e la maxi piuma orecchino con capsula in argento bagnato nel rutenio nero, fresca e femminile novità tra gli accessori, realizzata in collaborazione con la designer Giuliana Mancinella Bonafaccia.
Cieli nucleari (Nuclear Skies) per la collezione invernale, ispirata nel 2013 alle composizioni giapponesi post-atomiche, in bilico tra ordine e disordine, armonia e contrarietà all’armonia del decoro estetico. Echeggia il concetto di sublime, in una collezione che alterna la leggerezza alla corposità dei tessuti per diventare poi sportiva e glam. Rielaborazioni geometriche e materiche riportano agli anni Quaranta, le spalle sagomate sono ampie e sfumate su curve più dolci. Le gonne dritte e tubolari diventano morbide e drappeggiate, cappotti over-size si allacciano come fossero vestaglie o kimoni per una geisha contemporanea. Le cromie variano dal verde oliva al ruggine, attraversando il blu elettrico al giallo fluo per passare al rosa shocking. Pieni e vuoti, incastri, solo poche costruzioni esaltate dallo jacquard a rombi, pura astrazione onirica. Borse profilate a contrasto con placche in ottone, in tessuto armato arricchite da fibbie smaltate o metalliche, segno distintivo dell’arte design di Giuliana Mancinelli Bonafaccia.
Per la collezione “Blooming Edge” spring summer 2014, invece, Marco Grisolia mantiene accanto al rigore estetico la necessità di semplificare. Non è semplice minimalismo: Grisolia guarda al passato, alla classicità, al romanticismo teatrale, al sogno. Il giardino delle Esperidi, le sue creature mitologiche per un’onirica promenade, dolce e nostalgica, fuori dal tempo e dallo spazio. Le gonne a portafoglio sono lunghe oltre il ginocchio, i pantaloni sormontati da baschina, lo chemisier dal carré a corolla. Bombature sui fianchi per eleganti modelli bustier. Il classico sposa lo sport wear, in un ossimoro costante che accompagna l’intera collezione. Orli a vivo, bluse arricciate, bomber in jacquard di seta fondono texture tecniche, dal denim al taffetà, e raffinate, organze e tulle, per un effetto informal-chic. Lo jacquard di seta con disegni geometrici e pattern movimenta l’intera linea.
I colori spaziano dal blu nelle varianti del ceruleo e del navy, al verde muschio, al rosso pompeiano, dal cioccolato al terra di Siena, fino al lavanda. Si accendono di oro dando un sapore barocco in un connubio perfetto con gli accessori: borse astuccio con fascia a occhiello, ankle boots, collane e orecchini by Alecci e Di Paola, sembrano delicate ceramiche di Capodimonte, preziosi iconici, immancabili nel guardaroba femminile.
Colta ricerca di materiali e ispirazioni, uno sguardo attento al passato che si trasforma nelle forme, semplici mai minimal, attraverso dettagli accurati e riconoscibili. Marco Grisolia è l’esempio avveniristico del tayloring made in Italy che coniuga alla perfezione le esigenze elitarie del glamour all’estetica informale.