Una delle cose che l’estero invidia all’Italia è, oltre alla cucina, il patrimonio artistico e culturale, riflesso del Belpaese che fu e che ancora oggi resiste in tutto il suo splendore e la sua magnificenza. La crisi e la mancanza di fondi ha gettato nel dimenticatoio però molti beni pubblici, lasciati andare all’incuria e alla rovina causata dal tempo che passa. Riqualificarli per trasformarli in una vetrina delle eccellenze del Made in Italy, insieme al paesaggio, all’arte, alla storia, alla musica, alla moda, all’artigianato, al design ed all’enogastronomia, con l’obiettivo di lungo periodo di realizzare un network di strutture turistico-ricettive e culturali, facilmente identificabile con un brand unico e riconoscibile: ecco lo scopo del progetto Valore Paese – Dimore d’Italia promosso da Invitalia, Agenzia del Demanio.
Un’iniziativa che intende focalizzare l’attenzione sugli immobili sparsi su tutta la Penisola con una forte valenza strategica, come le ville storiche, ma anche i beni collocati in aree svantaggiate per incrementarne il valore economico e sociale e, allo stesso tempo, potenziare l’offerta culturale e turistica dei territori. Un invito rivolto a Regioni, Comuni, Province ed altri Enti proprietari di immobili che siano inseriti in ambiti di particolare pregio storico, artistico e paesaggistico, competitivi per i settori del turismo e della cultura, che hanno tempo fino al 31 maggio prossimo, per far domanda di inserimento dei propri immobili nel portafoglio di Valore Paese – Dimore d’Italia, che già oggi include oltre 100 unità immobiliari potenzialmente valorizzabili.