La sua chioma è un perfetto total white. Nonostante la statura minuta, non passa affatto inosservata. Lei è strati di collane, bracciali, bijoux, ciondoli e spille di ogni sorta. Abiti e tessuti sono accostati senza una logica del colore, della forma, delle fantasie. Parliamo di una donna diventata “fashion icon” per la sua deliziosa stravaganza, ma così difficile da imitare che preserva da quasi un secolo la sua unicità. Alla veneranda età di 101 anni, lei si definisce una “geriatric star”. I suoi tratti distintivi? I maxi occhiali da vista, rotondi ed extra large e il rossetto sempre rigorosamente rosso. Insomma, avete capito? Stiamo parlando di Iris Apfel. È una di quelle donne difficilmente classificabili. È una business woman, una arredatrice di interni, un’icona mondiale della moda (forse l’unica con la I maiuscola), una collezionista di accessori e abiti recuperati in ogni dove. È un personaggio che conquista, le cui citazioni, diventate celebri, sono grandi insegnamenti di vita. Ma chi è Iris Apfel? Qual è la sua storia?
Molto prima che i social conquistassero il mondo, prima del digitale, del telefonino, delle boy band, del prêt-à-porter milanese, dei mitici anni ’80, dei figli dei fiori, dei Beatles, dei Rolling Stones, prima della Seconda Guerra Mondiale, nell’agosto del 1921, nasceva nel Queens, a New York, la piccola Iris Barrel. Il padre Samuel Barrel, un americano di origine ebrea, possedeva un’azienda di vetri e di specchi. La madre Sadye, russa, aveva una boutique di moda. Da lei probabilmente Iris ereditò l’amore per abiti e accessori. La ragazza, negli anni universitari, si dedicò allo studio della storia dell’arte, prima alla New York University, poi all’università del Wisconsin. Agli inizi della sua carriera lavorativa si contano un’esperienza alla rivista Women’s Wear Daily, poi presso la designer di interni Eleanor Johnson, quindi per l’illustratore Robert Goodman, per il quale lavorò come assistente.
Nel 1948 incontrò Carl Apfel che divenne suo marito l’anno successivo. Carl e Iris sono stati compagni per tutta la vita, non solo nel settore privato, bensì anche in quello professionale. Con lui, infatti, nel 1950 fondò l’azienda tessile Old World Weavers. Essa si occupava della riproduzione di tessuti. La professionalità, il talento, la curiosità e l’amore per la bellezza dei due coniugi che spesso attraversavano l’oceano alla volta dell’Europa per procurarsi tessuti e ninnoli di ogni genere) sono stati il punto di forza della Old World Weavers, diretta da loro fino al 1992. L’azienda, sotto la loro guida, divenne tra le più famose del settore. Addirittura arredò gli interni della Casa Bianca per ben nove presidenti: Harry Truman, Dwight D. Eisenhower, Richard Nixon, Gerald Ford, John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson, Jimmy Carter, Ronald Reagan e Bill Clinton.
Iris ha svolto il suo lavoro con grande dedizione, ma non ha mai messo in secondo piano il suo amore per la moda. Ogni occasione era quella perfetta per fare nuovi acquisti. E gli accessori erano (e sono tutt’ora) linfa vitale per lei. L’incoronazione come “fashion icon” arrivò nel 2005. Quell’anno, infatti, il curatore del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York, Harold Koda, curatore del prestigioso, allestì la mostra Rara Avis: The Irreverent Iris Apfel, in cui furono esposti gli abiti e gli accessori della collezionista. Il successo fu tale che la Apfel divenne famosissima nel mondo della moda e cominciò a essere un’ospite richiestissima agli aventi più esclusivi e nei front row delle sfilate nelle fashion week.
La cosa più assurda è che Iris Apfel, considerata icona del fashion, non segue affatto la moda. Il suo è uno stile unico, che non passa con le stagioni e che “se ne frega” delle tendenze del momento. Come diceva Coco Chanel “Le mode passano, lo stile resta”, sebbene questa citazione si a un po’ irriverente visto che la Apfel, come ha dichiarato al The Guardian, non è mai stata fan di Chanel. Alla praticità e al minimalismo elegante e bon ton della stilista francese, in effetti, l’americana preferiva un’impronta più eccentrica. Nessun limite alla grandezza di perline e ciondoli, o al numero di colori indossati. “Mi piace improvvisare. Mi piace fare le cose come se stessi suonando jazz“. Ed è proprio così che potremmo definire lo stile di Iris Apfel: jazz allo stato puro. Nel 2015, il regista Albert Maysles ha dato vita a un docu-film sulla vita di Apfel, intitolato semplicemente Iris. Nel film si sente una delle sue citazioni più celebri: “Mrs Loehmann in persona mi disse: tu non sei bella e non sarai mai bella. Ma non ha importanza. Tu hai qualcosa di molto meglio: hai stile”.
Altro che nonnina esile. Iris Apfel è una donna incredibile, con un grosso bagaglio di esperienze e il modo di fare di un’adolescente. Un ultranovantenne che ha energia da vendere. I brand fanno ancora a gara per averla come testimonial (ultimo esempio quello della nuova DS 3). Questo perché Iris è un’intramontabile icona di stile che è diventata un mito in tutto il mondo.