A cura di Annarita Caramico
Il manico sinuoso, gentile, leggero. La fibbia dorata, fredda e dura. Il cuoio è rigido e morbido al tempo stesso. Il marchio toscano è sinonimo di lusso e qualità. Gentile ma forte. Dietro il riserbo dello sguardo malinconico della sua musa, custodisce indicibili segreti. E la fibbia della sua Gucci le ricorda, appunto, il diario segreto che scriveva da bambina a Southampton.
Allo stesso modo della First Lady americana, nota per una innata timidezza e un profondo riserbo, l’autenticità della “Jackie 1961” è racchiusa al suo interno dove gelosamente e con orgoglio è disseminato il monogramma della maison italiana, quelle due “G” mirabilmente intrecciate. E’ possibile certamente immaginare Jackie Kennedy quando la fibbia della sua borsa scatta, prendere i suoi grandi occhiali da sole dietro cui nasconde il mascara colato.
Flash, flash ovunque, le tocca aprirsi in un sorriso. Entra nella limousine, accavalla le gambe e accarezza il cuoio pregiato e finemente lavorato della sua Gucci, quasi la coccola. Ormai è come un’amica fidata. Forse l’unica vera amica. L’unica amica della First Lady, Jackie Kennedy.
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