Puntuale, atteso e unico: l’appuntamento con il Calendario Pirelli si è rinnovato quest’anno con una presentazione londinese all’insegna del talento, dell’intelligenza e del successo (nuovo di zecca anche il sito pirellicalendar.com). Queste le doti della donna 2016 secondo l’iconico “The Cal”, ormai una vera e propria celebrazione della bellezza femminile, più che un semplice calendario.
Stavolta dietro l’obiettivo una fotografa d’eccezione, la statunitense Annie Leibovitz, celebre per i suoi ritratti intensi ed eleganti. Insieme al presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, l’artista ha scelto di seguire un percorso diverso rispetto al passato. ”Abbiamo dato come tema ad Annie Leibovitz la donna nelle sue diverse espressioni – ha affermato il CEO del gruppo – soprattutto donne che hanno successo. Ѐ stata lei a selezionare le protagoniste e il risultato è questo, la bellezza in diverse forme, con diverse età e da diversi luoghi d’origine. Credo sia un calendario che segue i tempi”.
Così, sembra scomparire uno dei capisaldi che da sempre contraddistinguono il calendario: la sensuale carnalità del corpo femminile mostrato attraverso i numerosi nudi d’autore (con Testino, Weber, Avedon tra i fotografi delle edizioni passate) cede il posto al potere e al talento di donne tenaci e carismatiche.
Sempre la Leibovitz, nel 2000, si era occupata di realizzare gli scatti per The Cal, immortalando la prima serie di nudi della sua carriera. Non avrebbe avuto senso ripercorrere la stessa strada, soprattutto in un contesto storico e culturale inevitabilmente cambiato. Ecco, dunque, dodici meravigliosi ritratti in bianco e nero realizzati in studio che hanno come protagoniste 13 donne speciali, talentuose e umane, o meglio imperfette. L’unica modella vera e propria nella rosa delle donne ritratte è la veterana Natalia Vodianova, già apparsa in altre edizioni del calendario ma qui in veste di mamma in carriera e fondatrice dell’organizzazione filantropica Naked Heart Russia, che segue personalmente da più di un decennio.
La bellezza si lega così, indissolubilmente, alla forza e ai successi di donne dalle origini diverse, con ambizioni diverse e stili di vita diversi e si traduce in rughe, carne, muscoli e semplicità in quello che vuole essere un inno alla donna targata 2016.
Tra le protagoniste degli scatti, oltre alla Vodianova, Yao Chen, attrice e prima cinese ambasciatrice dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (UNHCR), leader assoluta in Cina nonché una delle cento persone più influenti del pianeta secondo il Time. E poi Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilm e produttrice di alcuni dei maggiori successi al botteghino di sempre. C’è anche la collezionista, mecenate e presidente del MoMa Agnes Gund, ritratta insieme alla nipote adolescente Sadie nell’unico scatto a due del calendario. Sembra, però, che la prima a dire di sì al progetto, comunicandolo ai fan con un tweet ricco d’entusiasmo, sia stata la numero uno del tennis, Serena Williams, donna simbolo del sacrificio e della disciplina nonché di innumerevoli traguardi raggiunti.
E poi ancora l’opinionista, critica e scrittrice Fran Lebowitz, la presidente di Ariel Investment Mellody Hobson, la regista Ava DuVernay, nota per aver diretto il film candidato all’Oscar 2015 Selma- La strada per la libertà, la giovanissima blogger Tavi Gevinson (con il suo blog The Style Rookie è diventata una delle persone più influenti nel mondo dei media), l’artista iraniana di arte visiva Shirin Neshat, l’attrice comica Amy Schumer, la musicista e performer Yoko Ono e la poetessa del punk Patti Smith.
Donne diverse che hanno portato a termine percorsi importanti dal punto di vista professionale, sociale, culturale, sportivo ed artistico vengono così mostrate senza ritocchi, senza artifici, nella loro semplicità. Il messaggio sembra chiaro: per il prossimo anno bisognerà mettere da parte un po’ di smart attitude al femminile, quella di chi è pronta a tagliare traguardi importanti e si impegna a mantenerli. Un concetto di bellezza democratico che salta i canoni imposti da pubblicità, uomini e mass media. The Cal stavolta ha deciso di camminare di pari passo coi tempi, coprendo le sue nudità d’intelligenza e fotografando il mondo delle donne con classe.