Sembra quasi che i protagonisti di celebri dipinti d’epoca prendano vita negli scatti della campagna per la prossima primavera 2016 del brand italiano Blumarine. Così, i meravigliosi outift della collezione Spring Summer 2016 vengono straordinariamente interpretati dall’eterea bellezza della modella Lou Schoof che, tra una posa e l’altra, riesce ad ispirare il duo di fotografi Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin.
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Una sorta di incontro tra realismo e glamour che riesce a creare un’atmosfera sospesa, quasi onirica, alla quale è difficile attribuire una precisa collocazione temporale. Quale miglior set di una raffinata townhouse di New York poteva enfatizzare al meglio le creazioni del brand? La modella si muove con eleganza e leggerezza tra divani, grandi specchi dorati e particolari caminetti decorati con stucchi, sfoggiando lunghi abiti alla caviglia dai tessuti impalpabili e minidress di pizzo arricchiti da delicati ricami e applicazioni floreali in rilievo. La Schoof dimostra estrema naturalezza senza mai apparire ingessata o costruita, anche quando si trova a dover valorizzare abiti tutt’altro che quotidiani.
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Fil rouge della collezione? I colori pastello accesi da lampi arancioni, rosa, rossi e neri. Si passa dalle righe al pizzo; dalle trasparenze ad audaci scollature, fino ad arrivare ai ricami floreali (pattern molto amato dalla Maison) che riescono a donare freschezza e vivacità alla collezione. Raffinatissimi completi intimi arricchiscono la collezione. La Schoof sfoggia un caschetto lungo e mosso (curato da Malcom Edwards) il quale strizza l’occhio alle ultime tendenze e gli enormi occhiali da diva completano il make-up sobrio ma impeccabile a cura di Dick Page.
Credits temponews.it
Insomma, la nuova campagna non è altro che un incantevole trionfo di opposti che si conciliano delicatamente tra loro dando vita a una vera e propria opera d’arte che riesce ad incantare gli occhi di chiunque si trovi ad ammirare gli splendidi scatti ottenuti dalle mani esperte dei fotografi sopracitati. Cinema d’antan o moda? Sicuramente, entrambe le cose.
