Era chiaro sin dall’inizio che il continente africano sarebbe stato uno dei grandi protagonisti di Expo Milano 2015. E così è accaduto, sia per il numero dei partecipanti sia per lo sviluppo dei temi che sopratutto per la qualità e la creatività delle idee, delle esposizioni e per l’architettura dei padiglioni. Uno dei grandi beneficiari del forte sviluppo del Ghana che ha partecipato è stato il settore tessile. Per onorare il nuovo scenario è stata organizzata durante l’esposizione all’Expo una conferenza su “I Kilowatt della Moda. Come l’energia creativa promuove modelli culturali di sviluppo sostenibile” dedicata al progetto ghanese vincitore del bando “Energy Art and Sustainability”.
Protagonista dell’incontro ed oggetto della conferenza è stato il settore dell’abbigliamento, una risorsa importante per l’Africa, che rappresenta un’efficace metafora del connubio fra tradizione africana e influenze moderne. E’ stato lo stilista Yaw Afforo Boamah a dimostrare come poter mantenere i bellissimi tessuti tradizionali reinterpretandoli in chiave moderna grazie ad una dimostrazione di pregiata abilità sartoriale tenutasi sul palco del’Open Plaza di Expo Milano 2015. Con la creazione della linea di moda “Abrantie The Gentlemen”, lo stilista ha sapientemente mixato la tradizione africana di tessuti e fantasie con i tagli moderni realizzati per la nuova classe sociale in espansione, tutto ciò grazie ad un migliore accesso all’energia che ha fornito un grande impulso al paese.
L’incontro si è tenuto presso il Media Centre con una conferenza moderata da Ettore Mazzotti, Direttore Lombard – Class Editori Group, e a cui hanno partecipato notevoli personalità. Tra i relatori e persone influenti erano presenti H. E. Nkosazana Dlamini – Zuma, Presidente Commissione Unione Africana, Albina Assis Africano, Commissaria Generale Angola e Presidente Steering Committee per Expo, Pasquale Salzano, Direttore Affari Istituzionali Eni. Ad intervenire nomi come Martin Ata Boateng, Capo produzione, Oheneba Nana Yaw Afforo Boamah, stilista, Chantell Dapaah, modella, Stephen Kojo Owusu, creativo, Peter Ahiekpor, Rappresentante istituzionale, e Michelle Ngonomo Njilla, Responsabile progetto.
Per lo sviluppo dell’Africa occorre puntare sull’emancipazione femminile, come sottolinea la stessa H.E. Nkosazana Dlamini-Zuma.
“È meraviglioso essere qui nel cuore del luogo in cui si parla di sostenibilità e di Africa. Sono contenta di aver visitato i Padiglioni e di aver conosciuto il cibo caratteristico di ogni Paese. Il nostro continente è ricco, ma noi vogliamo fare di più. Non vogliamo essere solo fornitori di materie prime, ma aggiungere valore alle nostre risorse naturali. Dobbiamo investire. Il nostro invito è di guardare al nostro continente in modo diverso. Sono impressionata dal ruolo che le donne africane hanno avuto qui, è chiaro che è importante investire nell’emancipazione della donna per sviluppare un Paese”.
Anche Pasquale Sarzano, con il suo intervento, ha dato grande risalto a questa tematica. “È fondamentale riconoscere i diritti alle donne – sottolinea Sarzano – perché lo sviluppo sostenibile e la crescita economica non possono essere raggiunte se una parte così importante della società è esclusa dal progresso”.
Oggi lo Stato del Ghana è cresciuto notevolmente non solo grazie ad una condizione di stabilità duratura ma anche per il maggiore accesso all’energia.