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Io e te. Uno sguardo d’autore sui rapporti umani

Due ragazzi difficili. Una cantina dove rifugiarsi. Lorenzo (Jacopo Olmo Antinori) e Olivia (Tea Falco) sono i protagonisti dell’ultimo film di Bernardo Bertolucci Io e te, tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti edito nel 2010. Un ritorno alla regia, quello di Bertolucci che dopo 9 anni di assenza ha deciso di riaffondare il suo sguardo sulle dinamiche familiari, allontanandosi dalle rappresentazioni degli ultimi lavori in cui il rapporto tra i due sessi era spesso interpretato in senso conflittuale.

Un ragazzo che non vuole crescere e una ragazza cresciuta troppo in fretta. Lorenzo, un universo fatto di vampiri, merendine, musica nell’Ipod a tutto volume e mezze bugie raccontate alla madre, decide di rinchiudersi in cantina – emblema dello spazio chiuso tanto caro a Bertolucci e già rappresentato in The Dreamers, L’assedio e Ultimo tango a Parigi, perché rifiuta di crescere, costringendosi in un esilio forzato. Esilio che verrà ben presto interrotto dall’arrivo inaspettato di Olivia che trascina il suo fratellastro in un viaggio attraverso la solitudine di una ragazza tossicodipendente. Una solitudine molto diversa da quella dell’adolescente Lorenzo; sofferenze, menzogne, incontri con l’altro sesso privi di ogni sentimento, improvvisi momenti di euforia e terribili discese nel baratro dello sconforto più profondo popolano la vita di Olivia.

I protagonisti del film nella scena del ballo sulle note di Space Oddity.

A Lorenzo, in cura da uno psicologo dopo la separazione dei genitori, è bastato fare la spesa dal negozio di generi alimentari sotto casa gestito da extracomunitari e scendere di qualche piano nel condominio in cui abita alla ricerca di un proprio equilibrio, nella tranquillizzante ripetitività dei gesti e nella monotonia della sua vita di adolescente solitario. Per Olivia è diverso, non si sa bene da dove venga e dove andrà al termine della loro avventura. Una personalità creativa turbata dalla droga e dalle ipocrisie degli adulti, in cerca di disintossicarsi da entrambe le cose.

Il regista fa scontrare i due protagonisti che pur conoscendosi da sempre, in realtà, non si conoscono affatto. Sarà infatti proprio Olivia a rivelare molti eventi del passato della famiglia di Lorenzo: il tradimento del padre, l’allontanamento dell’amante, il perdono della moglie e il grave episodio di aggressione di Olivia nei confronti della madre di Lorenzo.

Nella foto il regista Bernardo Bertolucci. Foto di Severine Brigeot.

Eventi dolorosi rimasti celati nel passato di una famiglia borghese che preferisce mentire piuttosto che ammettere la frattura di un nucleo famigliare e il dolore arrecato a due donne a causa della scelta di un unico uomo. E Olivia che invece conosce bene questo passato sembra una bomba ad orologeria pronta ad esplodere in ogni momento. Continuamente polemica e provocatoria, sarà solo grazie all’amore incondizionato del fratello che riuscirà a disinnescare, anche solo per un momento, la rabbia che ogni giorno coltiva con la sua tossicodipendenza. Toccante la scena in cui Lorenzo si sveglia e trovando Olivia addormentata dopo aver assunto una massiccia dose di sonniferi, unico modo che le permette di alleviare le sofferenze dovute all’astinenza, si somministra lo stesso farmaco e le si addormenta a fianco. Un sonno che circonda i due ragazzi proteggendoli dalla meschinità della vita nella volontà di ritirarsi per un momento da un mondo che fanno fatica a comprendere. Io e te, il ritorno di Bernando Bertolucci in grande stile.

 

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