Un’eroina che attraversa l’odissea del quotidiano con coraggio e femminilità, libera nel suo vivere le passioni contro ogni pregiudizio e categoria, è l’ideale femminile immaginato da Valentina Ilardi per il prossimo autunno inverno.
Una donna che è talmente sicura nei suoi gusti da superare l’idea di stagionalità, tanto da combinare il proprio guardaroba in un’infinita possibilità, dal giorno alla sera, attraverso capi interscambiabili e sovrapponibili in layer.
Dalle sensazioni street, avvolgenti e aggressive fino ai volumi sinuosi e sartoriali, sono i mille volti di una stessa e sfaccettata personalità, volubile, decisa eppure sempre fedele a se stessa.
L’ispirazione è una delle protagoniste della Belle Époque, nella elettrizzante Parigi di fine ‘800, che dai Castelli Romani riuscì a conquistare il mondo intellettuale e accademico dei grandi Salon parigini.
Juana Romani è stata una delle poche artiste professioniste donne, che come riportava Le Figaro del tempo, riuscì ad affermarsi con successo in un sistema prettamente maschile e in un momento particolare, tra la pittura di maniera e la tensione verso le nuove avanguardie a cavallo tra i due secoli.
La sua bellezza enigmatica, i suoi occhi di brace, la sua pelle bianchissima attirarono l’attenzione di pittori come Victor Prouvé e del suo mentore Ferdinand Roybet: divenne modella e poi artista. Nei suoi ritratti figurativi e concettuali allo stesso tempo, la ricerca sul corpo femminile – dall’infanzia fino alla sensualità dell’età matura – coglie ossessioni e profonde inquietudini, in cui parte della narrazione è affidata alle preziose stoffe, che Juana Romani amava collezionare e che spesso erano per lei fonte di ispirazione per iniziare la composizione.
Da queste sensazioni materiche e pittoriche, da queste figure rarefatte ma intense negli sguardi, Valentina Ilardi immagina una collezione che combina materiali preziosi come broccati, tessuti spalmati, accostando superfici lucenti a texture contemporanee e confortevoli. È la libertà espressiva di unire capi molto diversi tra di loro in una palette sensuale e cangiante che va dal magenta, al verde scarabeo passando per il rosa, il grigio splendente e il verde militare con punte inattese di oro e rosso granato. Il bomber, capo signature della collezione VI, si fa over tanto da diventare abito o si riduce sensualmente nella versione crop, in finiture che vanno dalla seta iridescente stropicciata purple, al verde militare tecnico splendente, fino al broccato spennellato di oro, abbinato alle forme sensuali e affilate di jogger in prezioso pizzo, top intarsiati in rete, abiti scivolati in morbido tulle di seta e velluto.
Un’ampia selezione di capispalla è il fulcro della collezione: dal cappotto in morbida lana mohair fino a capi più tecnici, le giacche realizzate di velluto floccato verde scarabeo, il bathrobe in caldo astrakan argento da indossare anche con la mantella in tessuto operato e lucente o il prezioso trench che combina al broccato a motivo floreale il tessuto tecnico. Nell’idea di una collezione intercambiabile e adatta ad ogni momento della giornata non mancano capi street che diventano unici nei materiali: dalla tuta in pizzo melange dipinto a mano, agli shorts in broccato.
Lo styling è fresco e contemporaneo grazie alla linea underwear, dove nastri, lacci e paillettes segnano il corpo, abbinati a sensuali e morbidi pajama pants o denim a vita bassa dai riflessi cangianti. La collezione si completa come una selezione dedicata alle luci della sera, dal cocktail fino alle atmosfere disco che richiamano la cultura clubbing anni ’80: così gli abiti hanno intarsi di paillettes e pizzo floccato, la gonna a ruota in una versione harlequin diventa lucente in un gioco di rosa e nero, gli abiti sotto al ginocchio in versione goffrata si accendono di oro e riflessi.
Una femminilità cangiante e sensuale, che non conosce limite e si apre ad un’interpretazione genderless, di ogni pezzo. Valentina Ilardi dedica questa collezione ad una figura femminile enigmatica e straordinaria, così l’attenzione per le stoffe di Juana Romani, ritorna anche in una selezione di materiali e tessuti di alta gamma, combinati alla sapiente manifattura.
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