Giovani talenti in passerella. Al Pitti Uomo#88 la creatività è di moda a Villa Favard con il Polimoda Show 2015. New talents del corso di fashion design del celebre Istituto fiorentino portano sul catwalk progetti ideati e realizzati nell’ultimo anno di scuola sotto l’attenta supervisione del belga Patrick De Muynck, Head of Design Department dal 2008. Undici collezioni donna e nove collezioni uomo che hanno un sapore tutto internazionale grazie alla presenza di designer non solo italiani ma provenienti anche da Russia, Turchia, Corea, Austria, Grecia, Portogallo e Spagna.
Dalla destrutturazione architettonica delle forme con Marina Galiatsatou alle t-shirt drappeggiate di Hannes Wndaller, passando per le sperimentazioni minimaliste di Armando Punzetto e i Paysley rivisitati di Samira Yusifova. Daria D’Ambrosio esalta il concetto di catarsi con un omaggio al bianco, armonie floreali per Alessandro Trincone, abiti delicati e brillanti per Alice Saltarelli, rivisitazione del grembiule da macellaio per Elisa Di Leo. E ancora, realtà immaginarie e psichedeliche per Cecilia Sartori e Sofia Roccuzzo, l’omaggio alle origine ebraiche per Ksenia Novakovskaia, alla Turchia per Utku Serkan Zengin, al Marocco per Pio Boserman e al Buddismo per Min Yu Park.
Sofisticata e cosmopolita la donna anni Settanta proposta da Violante Toscani, crinoline e gay power per Ambra Inghilleri. Benedetta Bianchini narra nella sua collezione l’equilibrio tra uomo e natura mentre Leonor De Assis Ferreira presenta una linea ribelle con pantaloni hand painted e panciotti retrò, mescolando surrealismo e caos. Ricami gold accostati in modo insolito e originale all’abbigliamento tecnico da caccia per Matilde Gennari, look retro- futuristici tra texture plastiche e dall’effetto metallico per Anzhelika Balaeva senza dimenticare l’artigianalità moscovita.
Venti nomi che hanno sogni, aspettative, voglia di farsi conosce e riconoscere. Venti talenti tutti diversi tra di loro per approccio, identità stilistica ed estetica. Perché essere identificabili nel firmamento della moda è fondamentale. Soprattutto per i buyer che un giorno acquisteranno le loro collezioni consacrandoli nell’universo fashion. Un universo che, nonostante si basi sull’estro creativo dei designer, è fatto di numeri da rendicontare su tabelle Excel.
