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Edicola 518, a Perugia il progetto di editoria d’avanguardia dedica il suo chiosco alla poesia

Edicola 518, progetto  perugino di editoria davanguardia, riviste indipendenti dal mondo e saggi politici, da oggi dedica il suo iconico chiosco alla poesia.

Edicola 518
Edicola 518

Nasce così la prima edicola poetica d’Italia che raccoglie, oltre a una vasta selezione di titoli nazionali e internazionali di editori specialistici come Interno Poesia, Crocetti o Interlinea, anche la collana di poesia Scritture Private di Emergenze Publishing, la casa editrice curata da Antonio e Alberto Brizioli, fondatori del progetto.

Paradiso 518
Paradiso 518

La collana, uscita in simultanea con tre titoli nel 2022, raccoglie testi che non vengono certo dalla tradizione letteraria; Piuttosto dalle soffitte, dalle scrivanie, dai cassetti e forse anche dai bidoni della spazzatura. I poeti pubblicati sono contraddistinti dall’impossibilità manifesta di adattarsi a questo o quel gusto letterario. Si parte con una selezione delle poesie di Giorgio Straccivarius, già apprezzate da personaggi come Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman, Federico Fellini (per il quale l’autore recitò ne Il Casanova), si prosegue con la riproposizione integrale di Giorgia è nostra, un libro del 1984 di Giovanna Mingrone, che in quegli anni portò avanti una altrettanto insolita indagine sulla sessualità nelle campagne umbre, pubblicata con la prefazione di Dacia Maraini; il terzo volume è una selezione inedita di Antonio Brizioli, che porta il progetto nel presente e anzi gli dà uno sguardo verso il futuro.

Lo staff di Paradiso 518
Lo staff di Paradiso 518

Le copertine sono affidate a un artista di fama internazionale come Paolo Ventura, che sintetizza vicende complessissime in un’immagine secca che le cristallizza e trasmette in ogni cover.

Il progetto 

Situata in una delle scalinate d’ingresso al centro storico di Perugia, Edicola 518 fu rilevata dal collettivo Emergenze nel 2016, smentendo la tendenza per cui, data la crisi della carta stampata, ogni giorno in Italia chiudevano in media due edicole. Nel 2019 il progetto si è dotato di uno spazio al chiuso, eloquentemente chiamato Paradiso 518, che sostituisce l’edicola durante i mesi più freddi e vi si affianca negli altri, per sopperire ai limiti di spazio. Ora, con la riapertura del chiosco, c’è una modifica sostanziale nella selezione offerta al pubblico.

Alcuni volumi della collana
Alcuni volumi della collana

«Alla poesia non siamo più abituati – commentano Alberto e Antonio Brizioli – molti sono spaventati dall’idea che il linguaggio poetico sia poco accessibile, ma è un’idea del tutto viziata dalla scarsa familiarità con questo genere, considerato ormai appannaggio del passato».

Da 8 anni Edicola organizza anche il ciclo d’incontri “Quattro metri quadrati di spazio infinito” che ospita a Perugia autori, artisti ed editori per confrontarsi sui grandi temi del presente. Nei giardini di fronte al chiosco, simbolo del progetto e delle sue capacità di creare dialoghi di qualità, sono stati ospitati grandi autori come Franco Bifo Berardi, Goffredo Fofi, Piergiorgio Giacché, Riccardo Falcinelli, Paolo Ventura, Bruno Corà, Pierpaolo Capovilla, Beppe Giacobbe e molti altri.

Edicola 518
Edicola 518

La nuova stagione vedrà avvicendarsi nomi emergenti come quello di Alberto Ravasio, fresco del suo brillante esordio La Vita Sessuale di Guglielmo Sputacchiera (Quodlibet 2022); autori ben più navigati come Roberto Farina (Sarà perché ti amo, felicità) e tanti addetti ai lavori, grafici, editori ed esponenti a vario titolo del variegato panorama editoriale italiano.

Photo credits Courtesy of Press Office

The mannish life of Patti Smith

SOUNDTRACK: Patti Smith – Because The Night
“Vorrei fare una dedica. All’uomo per cui è stata scritta Because the Night, Fred Sonic Smith”. A 32 anni dalla scomparsa, il ricordo del chitarrista, marito, compagno, per Patti Smith non si può nascondere nemmeno al pubblico italiano, intento ancora, dopo giorni dalla fine, a dividersi, tra critiche e applausi, sull’annuale festival della canzone nazionale in onda dal Teatro Ariston. Improvvisamente la cantante androgina, tutta d’un pezzo, ossuta, avvolta dal tailleur maschile e senza forme, nascosta tra i lunghi capelli scompigliati, ormai quasi bianchi, è divenuta fragile, intensa. Un timido sorriso, poi l’esibizione che lascia tutti a bocca asciutta, guadagnandosi una standing ovation finale.

Una voce che nonostante il tempo continua ad alternare attimi di dolcezza alla rabbia dolente dei primi lavori, in eterno bilico tra la sacerdotessa maudit e la politica ebbra di passioni. “Ho sempre voluto comunicare qualcosa. Sento di avere una grande responsabilità verso il resto del mondo”. Da qui nasce la sua rivoluzione, fatta di musica, di rock e di poesia. Da qui nasce l’icona, Patti Smith, ambigua nel suo essere donna al cento per cento, una figura fatta di jeans strappati, camicie over size, cravatte, t-shirt e stivali bassi.

La stessa che all’età di vent’anni, senza un soldo, da Chicago si trasferisce a New York, che si innamora del fotografo Robert Mapplethorpe e che, dopo aver scoperto la sua omosessualità, gli resta accanto fino alla morte avvenuta nel 1989 per Aids. Patti e gli uomini, Patti e il dolore. Per l’amico pianista Richard Sohl, per il fratello Tod, ma soprattutto per Fred, padre dei suoi due figli, Jackson e Jessica.

Persone, momenti di vita e attimi di storia contemporanea raccontati attraverso le sue note. Dalle convulsioni punk di Horses a Radio Ethiopia, dedicata al maestro di sempre, Arthur Rimbaud. E ancora, da Easter, il cui singolo trainante è la ballata Because the Night, scritta a quattro mani con Bruce Springsteen, a Wave, album minore, fino a Gung Ho, riassunto delle follie umane, dall’invasione cinese del Tibet alla guerra in Vietnam, da Madre Teresa al mito di Ho Chi Minh. “People have the power”, cantava. E Patty Smith lo ha sempre dimostrato, continuando nella sua lotta verso la libertà politica, sociale e sessuale, con il suo abbigliamento, con le sue parole, con la sua voce, ancora capaci di incantare.