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Le perle, il dono della natura che seduce il mondo dell’arte. Da Vermeer al Victoria and Albert Museum

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Dono e meraviglia della natura, la perla, continua ad ammaliare le donne di tutti i tempi con il suo particolare prestigio. Artisti del calibro di Piero della Francesca fino a Johannes Vermeer hanno amato dipingerle, regine e imperatrici amavano invece indossarle. Marilyn Monroe scelse la collana di perle Mikimoto regalatole dal marito Joe di Maggio il giorno del loro divorzio, per Elizabeth Taylor invece erano i suoi orecchini di perla i propri gioielli preferiti. Per gli antichi greci le perle erano considerate le lacrime degli dei mentre per i romani rappresentavano il lusso. Nel Medioevo erano il simbolo della purezza, nel Settecento della seduzione, in epoca vittoriana della fedeltà. Plinio il Vecchio citava, che le donne spendevano più soldi per orecchini di perla, che per qualsiasi altra cosa. La regina Victoria, in lutto perenne per la morte del suo marito Albert le volle in nero. Tante storie, emozioni, epoche, celebrità e teste coronate hanno avuto come protagonista la perla.

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Nel corso dei secoli sia in Oriente sia in Occidente le perle sono state da sempre simbolo di status e di ricchezza. Cambiavano i gusti e le culture, ma la loro bellezza è stata universalmente riconosciuta in ogni tempo. A celebrarle una grande mostra esposta al Victoria and Albert Museum di Londra, che sarà possibile visitare fino al 19 gennaio 2014. L’esposizione, organizzata in collaborazione con la Qatar Museums Authority (QMA), si apre con una panoramica sulla storia della natura delle perle, mostrando ai visitatori una rara raccolta di molluschi provenienti proprio dal Qatar Museums. Le perle del Golfo Persico sono state sin dall’antichità uno dei più desiderabili e preziosi gioielli al mondo. La mostra spiega come si creano le perle, che non nascono da un granello di sabbia, che entra a contatto con il mollusco come generalmente si potrebbe pensare, ma bensì essa si forma quando un corpo estraneo, come parassiti o pezzetti di altre conchiglie si fermano nella cavità palleale delle ostriche. “L’intruso” viene successivamente ricoperto da strati di madreperla, allo scopo di difendere i tessuti dell’animale dall’irritazione e così via si depositano su di esso altri vari strati di calcio combinato ad altri minerali creando questo prezioso e raro oggetto di lusso. Il termine perla deriva dal latino pernula, nome con cui si indica la conchiglia, la quale la contiene e ne permette la sua creazione.

A questa sezione sulla nascita delle perle, ne seguono altre per illustrare i metodi di pesca, di lavoro, quelli del commercio e infine quelli per la creazione di gioielli da sogno. Un percorso attraverso il tempo intriso dalle differenti culture, confini geografici e tradizioni artigianali.

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Pearls-The-Rosebery Tiara QMA – Collection Photo Sothebys

Si esplora il fascino di questo dono del mare attraverso i secoli e le culture. Oggetti risalenti alla prima età imperiale romana fino ai giorni nostri sono esposti e associati ad una serie di eventi e workshop presenti in calendario fino a gennaio. Cinquemila anni di storia raccontati con uno sguardo all’industria contemporanea attraverso gli oltre 200 gioielli esposti: si parte dall’esposizione di gioielli di perle dell’epoca romana fino ai designer contemporanei.

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Pearls_Grand-Jete-Geoffrey-Rowlandson-Londra-1999

Nei secoli gioiellieri e pittori hanno esplorato le loro associazioni simboliche con questo monile di rara bellezza, e la mostra londinese raccoglie una imponente fetta della produzione legata a questa meraviglia naturale. Il commercio di perle ha svolto un ruolo fondamentale per i paesi lungo la costa che va dall’Arabia Saudita a Dubai, sopratutto nel Bahrain e in Qatar. I mercanti arabi viaggiarono attraverso l’Oceano Indiano fin dal VII secolo fermandosi in vari porti lungo le coste dell’India per la negoziazione delle perle. Nel XIX° secolo il Golfo Persico è stato il principale fornitore mondiale di perle naturali, tant’è che le perle di qualità orientale sono state ricercatissime da sempre dalle grandi maison di gioielleria europea. Oggetti tanto preziosi da prendere parte anche nell’arte pittorica rinascimentale. Molti ritratti di nobili e mercanti benestanti presentavano ornamenti di perle, un simbolismo questo che si è andato via via sempre più secolarizzando. Nel XVIII° secolo teste coronate come Maria Antonietta, l’imperatrice Maria Teresa e Caterina di Russia indossavano fastosi gioielli di perle. Tuttavia indossare gioielli non era solo una prerogativa femminile. Anche gli uomini più distinti non disdegnavano gioielli e accessori, e ben lo dimostrano i bottoni finemente smaltati e incorniciati con perle indossati da Giorgio III (1780), come pure l’orecchino di perla a goccia che Carlo I indossava il giorno della sua esecuzione nel 1649.

Pearls Spilla in platino perle brown e diamanti France-1900-Photo Albion - Art
Pearls Spilla in platino perle brown e diamanti France-1900-Photo Albion – Art

L’opulenza e i cerimoniali delle corti d’Europa nel XIX° secolo favorivano la presenza delle perle, e la moda d’altro canto non poteva non imporre collane di perle di varie lunghezze, dai girocolli ai lunghi fili. In Francia i gioiellieri dell’Art Nouveau affascinati dal lustro della perla, ovvero dalla luce che riflette, le hanno trasformate in interpretazioni della natura, facendole diventare simbolo degli anni Venti. I cambiamenti vissuti dal design dei gioielli nel corso della seconda metà del XX° secolo hanno comportato grandi evoluzioni. Infatti durante gli anni Sessanta e Settanta l’avanguardia dei gioiellieri europei si distaccò dai classici gioielli con le perle per creare disegni scultorei astratti. Al contempo la fascia dell’haute joaillerie ha cercato un percorso tra tradizione e modernismo. La mostra pone l’accento anche all’importanza dell’invenzione della perla di coltura e della sua riproduzione su scala industriale iniziata dal giapponese Kokichi Mikimoto, il grande inventore, che per primo è riuscito a riprodurre perle attraverso una tecnologia tutt’ora oggi utilizzata. Il suo obiettivo era infatti di adornare di perle il collo di tutte le donne del mondo.

Pearls-Ornamento-per-capelli-con-perle-smeraldi-e-zaffiri-Terzo-secolo-epoca-romana-The-Trustees-of-the-British-Museum
Pearls-Ornamento-per-capelli-con-perle-smeraldi-e-zaffiri-Terzo-secolo-epoca-romana-The-Trustees-of-the-British-Museum

Dallo sfarzo delle tante tiare principesche esposte, come quella confezionata con massicce perle per le nozze di Hannah de Rothschild, la donna più facoltosa degli anni 1870, si passa alle collane e spille immortalate indosso alle dive holliwoodiane o alle celebrità della moda come Coco Chanel, Jackie Kennedy e Diana Spencer. Lo sguardo prosegue poi verso l’esposizione dei pezzi artistici firmati dalle sacre maison dell’alta gioielleria come Cartier, Chaumet, René Lalique e Tiffany.

Sferiche, ovali o a goccia, di acqua dolce o salata che siano, qual’è il segreto che le rende così irresistibili tanto da farle diventare un emblema del fascino femminile? Beatriz Chadour-Sampson, storica del gioiello e curatrice della mostra, sottolinea che per trovare una perla ci vogliono migliaia di ostriche e non sempre si è fortunati, ed è per questo che la perla è un oggetto del desiderio per eccellenza, proprio per la sua rarità.

Pearls - Girocollo con perle in oro Probabilmente-Inghilterra-ca.1850 Photo-Victoria and Albert-Museum
Pearls – Girocollo con perle in oro Probabilmente-Inghilterra-ca.1850 Photo-Victoria and Albert-Museum

Nell’antichità esse venivano considerate le stille degli dei, ispirando tristezza e pianto, oggi invece le perle sono oggetto di lusso associato a momenti di gioia. Oltre centomila anni fa già ci si adornava di conchiglie e prodotti marini, per cui quel che è certo è, che la passione per questi monili è esistita nei secoli a livello globale. Ogni cultura ne subisce il loro fascino. Un tripudio di monili, corone, collane, spille bracciali di ogni sorta per un viaggio imperdibile nel design di tesori del passato e del presente. Un’infinità di forme e colori capaci di rapire gli occhi anche a distanza di secoli. Questo è il risultato della mostra esposta al V&A Museums. 

A breve si realizzerà anche un museo dedicato alla perla, proprio nel Qatar, una struttura che ne vanterà la più grande collezione al mondo. Questo tesoro dal valore inestimabile per la sua singolarità, fa parte dell’eredità culturale del Qatar, per secoli centro dell’industria, sottolinea la curatrice della mostra Beatriz Chadour-Sampson. Ora è proprio il Qatar a possedere le piccole sfere pregiate più famose al mondo, inclusi i celebri orecchini di Elizabeth Taylor. 

Pearls-Girocollo con perle e fermaglio di diamanti in platino Cartier-1930s.-The QMA collection-Photo-Sothebys
Pearls-Girocollo con perle e fermaglio di diamanti in platino Cartier-1930s.-The QMA collection-Photo-Sothebys

 

 

 

 

 

 

 

 

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