Per i 150 anni dell’Unità d’Italia, non poteva l’Alta Moda esimersi dal rappresentare, in grande sfarzo, quello che è stato il risorgimento e quello che sono stati quegli anni di suggestioni, di richiami e, senz’altro, di storia. Gattinoni, Balestra, Lella Curiel, Nino Lettieri, Rami Ali, Jack Guisso, Abed Mahfouz, Tony Ward e tanti altri rivisitano il risorgimento, lo riattualizzano, ognuno con un elemento particolare, per ricordare i grandi personaggi del tempo.
In occasione della kermesse romana dell’Alta Moda, sulla passerella di Santo Spirito in Sassia hanno sfilato abiti tricolori, dediche a qualche marchio speciale, tributi ai brand che hanno fatto la storia o ai cantanti italiani più importanti e, ancora, adattamenti dei fasti risorgimentali.
Ha aperto il defilé un inno di Mameli con Raffaella Curiel che ha optato per una mise Tricolore stretta da una cintura bianca con ricami a rilievo. Giò Guerrieri ha lanciato invece il tubino ‘Viva l’Italia’ mentre Guillermo Mariotto, per la maison Gattinoni, ha fatto indossare ad una sua modella un particolare abito Tricolore. Al centro di un dibattito sempre attuale, poi, la cultura italiana e quella straniera: lo stilista libanese Abed Mahfouz si è dimostrato mediatore tra lo stile occidentale e quello orientale. Ha scelto di omaggiare l’Italia con il verde del Tricolore, reinterpretandolo con tinte pistacchio e arcadian in “segno di speranza per un futuro non più macchiato da sangue e violenza”.
Al centro della sfilata di Mascagni, invece, un omaggio a Biagio Antonacci e Gianna Nannini mentre Michele Miglionico sceglie dedica il tutto al Cavallino rampante della Ferrari. Ci sono poi Renato Balestra e Roberto Capucci: il primo ha scelto personalmente la colonna sonora della sua sfilata, da buon musicomane, mentre il secondo è presente con una delle sue mise scultoree al Museo Braschi.
Si richiama quindi un periodo storico fatto di memorie, di riflessioni ma anche di azione e di impeto fatto di coraggio. E poi ci sono le mogli dei personaggi storici, le donne delle Case che hanno segnato l’Italia e il ricordo di grandi stiliste di altri tempi, come le Sorelle Fontana o Madame Fernanda Gattinoni.
Nell’anniversario dell’Unità festeggiato dall’Alta Moda non potevano, comunque, mancare gli accessori tricolore: cappelli a forma di cilindro, spille ferma cravatte, ghette sulle scarpe, foulard, scialli, manicotti, gioielli e borse patriottiche, prima tra tutte la ‘Miki Ita’, foderata all’interno dal verde-bianco-rosso, del marchio di Saddlers Union.
by: Stefania Zaccaria